«UN LAVORO IMPONENTE CONCEPITO DA ALTRI, MA IO HO DOVUTO TROVARE IL CORAGGIO DI PORTARLO AVANTI»
Regolamento e piano del Verde Pubblico, le parole a Cronache Lucane dell’assessore comunale all’Ambiente di Matera Summa
Con un sincronismo e una tempistica che potrebbero sembrare quasi concordati con le recenti decisioni in tema ambientale prese dal nuovo governo nazionale che ha previsto l’istituzione di un vero e proprio ministero interamente dedicato alla “Transizione Ecologica”, il Comune di Matera si è dotato ufficialmente del regolamento e del piano del verde pubblico. Cronache Lucane ne ha parlato in esclusiva con l’assessore all’ambiente Lucia Summa che con molta onestà intellettuale e fugando le recenti polemiche sulla paternità del piano, ammette che la stesura l’aveva già messa in cantiere la vecchia amministrazione però dice: «Il tutto si era arenato e le due commissioni non avevano emesso nessun emendamento e a maggio – giugno scorso il consiglio aveva fatto mancare il numero legale quindi questo piano era rimasto lì a languire».
Ciò che per l’assessore Summa è veramente importante di questo piano per il verde urbano, a parte il censimento del patrimonio arboreo, è l’essersi dotati di una regolamentazione che incontra le esigenze normative dei CAM “Criteri Ambientali Minimi” che sono i requisiti ambientali ed ecologici definiti dal Ministero dell’ Ambiente e che indirizzano le pubbliche amministrazioni verso la razionalizzazione dei consumi e danno indicazioni per soluzioni progettuali, prodotti o servizi sotto il profilo ambientale. Tutto ciò è poi corroborato dal “Codice degli appalti” che devono essere improntati alla sostenibilità.
«E’ stato importantissimo – dice Summa – adeguarsi alla normativa perché il vecchio regolamento era del 2005 e invece il piano non lo avevamo affatto; quindi è la prima volta che abbiamo a Matera un piano di gestione del verde». L’utilità pratica del lavoro fatto, ci spiega l’assessore, consiste nell’avere una visione quali-quantitativa del numero degli alberi che insistono per ogni superficie di verde cittadino; poi, grazie ad un software GIS, si ha un monitoraggio su ampia scala e soprattutto si può definire dove è prioritario intervenire; avendo anche il preziario della regione aggiornato al 2020 che è molto utile per capire ad esempio quanto costa quotare gli alberi nei diversi rioni della città. «Abbiamo un valido strumento informatico e il relativo “data base” – commenta Summa – ma esso necessita di qualifiche atte ad utilizzarlo; inoltre sono già in corso le procedure concorsuali perché il Comune si doti di un suo agronomo che agevolerà molto nelle scelte tecniche».
Un altro argomento cui tiene l’assessore Summa è l’affidamento ai privati, ai cittadini dei quartieri affinché possano prendersi cura di porzioni del verde: «Prossimamente – dice – faremo una conferenza stampa e il documento verrà messo sul sito del comune». Una sensazione ad atti firmati? «Quello che abbiamo fatto – conclude Lucia Summa – è un lavoro imponente che indubbiamente è stato concepito dalla precedente amministrazione, però il coraggio di passarlo agli ordini e di portarlo avanti me lo sono dovuto prendere io a due mani. Questa è la verità!».