GUGLIELMETTI SOTT’ATTACCO, LA UIL DENUNCIA: «CONDOTTA ANTISINDACALE»
Sulla gestione infrastrutture, il sindacato pronto a chiedere al Servizio nazionale Dighe di «valutare la revoca della Concessione»
Per la Uila-Uil Basilicata l’Eipli, commissariato dal 1979 e soppresso e posto in liquidazione dal lontano 2011, «continua a vivacchiare in un penoso e totale stagnamento grazie ad una serie di nomine commissariali susseguitesi negli anni». «Il personale interessato – hanno proseguito gli esponenti del sindacato -, che con grande spirito di abnegazione e senso del dovere espleta continuativamente, h. 24, un servizio primario e fondamentale per l’intero comparto agricolo e le filiere ad esso collegate è stato sistematicamente inascoltato, bistrattato e discriminato da un Ente sordo, arrogante e insofferente, che alle sacrosante e più elementari rivendicazioni ha risposto sempre “picche”».
La Uila Uil di Basilicata ha inteso denunciare come «da anni» i dipendenti raggiungano le sedi di lavoro «anticipando i costi del trasporto senza aver mai ricevuto il previsto rimborso parziale del carburante e, peraltro, in diverse situazioni ancora oggi costretti ad indossare l’abbigliamento da lavoro in angusti locali prefabbricati, alcuni perfino privi di spogliatoi e servizi igienici».
Situazione negativa anche sui dispositivi di protezione individuale, salvavita Beghelli, poichè come da plurime segnalazioni, questi strumenti «sono disattivati o malfunzionanti nei cunicoli, nei pozzi e spesso anche nelle minime distanze, e che per sopperire tali preoccupanti limiti e disfunzioni sarebbe necessario dotare ogni turno di almeno due unità, compresi quelli nelle camere di manovra». «Anche la sede lucana – hanno spiegato i sindacalisti della Uila Uil -, sul cui territorio ricade la maggior parte di bacini e infrastrutture, andrebbe adeguatamente rivalutata, potenziata e rilanciata sia negli immobili che in organigrammi e maestranze».
Richieste e rapporti, che tuttavia sono dall’Eipli, «colpevolmente cestinati e irresponsabilmente disattesi». «Una inqualificabile condotta autoritaria ed antisindacale – ha ribadito la Uila Uil di Basilicata -, in dispregio di ogni norma e del civile e reciproco rispetto fra le parti, che ha finito per esasperare irrimediabilmente il già compromesso stato psico-fisico dei dipendenti, eccessivamente oberati e sottoposti a massacranti sforzi e turni lavorativi, non solo per l’oggettiva e non più sostenibile carenza di personale, ma spesso anche per essere impropriamente utilizzati in mansioni e funzioni diverse e superiori rispetto al proprio livello retributivo-funzionale».
«C’è bisogno in sostanza – ha rimarcato il sindacato – di una concreta ed immediata inversione di rotta da parte dell’Ente, per mettere la parola fine alla sua reiterata condotta antisindacale, finora i contratti regionali e nazionali sono stati adottati in maniera impropria, riduttiva e penalizzante soprattutto per il comparto idraulico-forestale, bandire i nuovi concorsi, assicurare il decoro e la sicurezza sui posti di lavoro, concedere ai dipendenti interessati le remunerazioni e i rimborsi di viaggio previsti per legge.
Per sopperire a tali mancanze spesso sono costretti a rinunciare a visite mediche specialistiche e a privare sé stessi e le proprie famiglie perfino di molti generi di prima necessità». «Se nulla dovesse cambiare – ha concluso la Uila Uil di Basilicata -, il sindacato non esiterà a denunciare l’Ente per grave condotta antisindacale e, inoltre, richiedere al Servizio nazionale Dighe di valutare la possibilità del ritiro definitivo della Concessione, per non più tollerabili motivi di incompetenza e incapacità di gestione del sistema dighe e bacini».