SCAPPANO TUTTI DALLA CORTE DI RE CARMINE ARRIVANO LE DIMISSIONI PURE DELLA FOGLIETTA
Dopo il Dg Agostino anche la portavoce abbandona Cicala. Bocche cucite sulle motivazioni. L’ufficio di presidenza ora accetterà impassibile anche la prossima nomina?
C’è un altro addio negli uffici del presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala. Dopo l’abbandono del Dg Agostino, a rassegnare le dimissioni questa volta è stata la portavoce, Eleonora De Paolis Foglietta. Un addio improvviso che ha stranito tutti nel palazzo regionale, considerato che la portavoce fino a ieri ha continuato a lavorare per il presidente. La Foglietta di punto in bianco ha inviato un messaggio a tutti i dipendenti e gli amministratori del Consiglio notificando che quello di ieri sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro. Massimo riserbo sulla vicenda, la diretta interessata contattata dalla nostra redazione ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Stessa cosa negli ambienti regionali. Dove però le voci di corridoio riportano di una situazione non più idilliaca, come all’inizio del mandato, tra i due. È chiaro che di fronte a questi casi le possibilità possono essere solo due: o la Foglietta ha ricevuto un incarico più prestigioso e meglio remunerato della portavoce di Cicala o tra i due non correva più buon sangue. La prima ipotesi, per i ben informati, sembra essere quella meno plausibile. Cicala d’altronde ha fatto di tutto per nominare Foglietta sua portavoce. La stessa girava con i bigliettini da visita già con l’appellativo “portavoce” ancor prima che le venisse ufficialmente designato l’incarico. Non solo. Anche a livello economico Cicala aveva garantito alla Foglietta uno stipendio di tutto rispetto, sarebbe stato anche tra i più alti degli ultimi anni. Di questi tempi considerato anche come il settore comunicativo arranca tra una crisi e l’altra diventa difficile credere che qualcuno, in una regione come la Basilicata, lasci di sua spontanea volontà un incarico del genere. Che Cicala non sia una persona facile lo sostengono in tanti, anche il rapporto con il suo ex Dg Agostino si è chiuso nel peggiore dei modi. Anzi, il rimbombo delle porte sbattute ha risuonato per mesi tra i corridoi del Consiglio. Stessa cosa pare sia successa con la Foglietta che ora dovrà però essere rimpiazzata. Nella prossima riunione dell’ufficio di presidenza sembrerebbe che Cicala abbia già nella manica il nome da presentare ai colleghi: Domenico Ciancio. Già presente nello staff di Cicala sarebbe lui il fortunato rimpiazzo della Fogiletta. Se così fosse, ancora una volta in tema di comunicazione, appare piuttosto evidente come il presidente Cicala veda più lungo dei suoi colleghi in Consiglio. Mentre i consiglieri regionali dopo oltre un anno di attesa non hanno il direttore dell’Ufficio stampa del Consiglio regionale della Basilicata, Cicala di comunicatori ne ha avuti 3. Alla portavoce Eleonora Foglietta De Paolis, il cui stipendio mensile è di 4mila 317euro, e al vicino di casa a Viggiano, Pierluigi Maulella Barresi, al quale, intuitu personae, ha affidato l’incarico di coordinatore della struttura di informazione, comunicazione ed eventi del Consiglio regionale, si è aggiunto Domenico Ciancio. Che con questa mossa rischia di fare il salto di carriera, prendendo in mano i rapporti personali del presidente oltre che portare a casa uno stipendio di tutto rispetto. E così mentre il presidente Cicala, muove i suoi “comunicatori” come meglio crede, i consiglieri regionali appaiono ormai un pò troppo addormentati. Lui, il Re, sceglie quanti comunicatori vuole, loro neanche il capo Ufficio stampa del Consiglio. Inutile poi lamentarsi che i rapporti con la stampa non siano buoni, se gli stessi consiglieri non muovono un dito per chiedere a Cicala quanto e’ loro diritto avere. Eppure l’avviso pubblico per il conferimento dell’incarico in questione risale all’ottobre del 2019: pubblicato il 15, scaduto il 29. Ad oggi, nonostante le candidature siano già state vagliate ed esiste una rosa dei papabili (ma si potrebbe scegliere anche tra chi non ha partecipato alla selezione giacche’ anche questo incarico e’ intuito personae, l’iter giace da un anno su un binario morto. Facile, dato lo stato di passività anche dell’opposizione, che – senza troppi turbamenti – ad ogni piccola richiesta del Re alza la mano. Peccato che serva anche a loro un comunicatore, considerato che il capo Ufficio stampa del Consiglio non è certo personale come il portavoce, ma rappresenta tutte le forze politiche. Riusciranno i componenti dell’ufficio di presidenza, almeno questa volta, a opporsi alla volontà del Re Carmine o vedremo per il secondo anno consecutivo un nuovo comunicatore per il Re (in questo caso sarebbe il quarto) e nessuno per gli altri? Se l’ufficio di presidenza non punta i piedi ora che Cicala deve obbligatoriamente sostituire la Foglietta non potrà farlo mai più. Dunque che si colga l’occasione: o ora o mai più.