BELLA, 7 FAMIGLIE HANNO UNA PROPRIA CASA
Carlucci: «5 nuclei sono magrebini e 2 italiani; la giustizia sociale ha fatto un gran passo avanti»
A pochi giorni dalla celebrazione della Giornata Mondiale della Giustizia Sociale, Angela Carlucci, Vice Sindaco al Comune di Bella con delega all’Istruzione – Cultura e Politiche Sociali, annuncia che «sette famiglie residenti a Bella hanno una casa propria, uno spazio tutto loro da cui, ci si augura, potranno guardare con fiducia il mondo esterno ed il futuro».
Il Comune ha infatti assegnato in locazione gli Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, assegnazioni con cui è stato possibile garantire il diritto abitativo a chi ne ha un effettivo e reale bisogno. Così «due famiglie italiane e cinque famiglie di nazionalità magrebina, ormai bellesi, dopo diversi anni potranno lasciare la località Braida per trasferirsi a Bella Centro. Un primo passo che favorirà la socializzazione ed il vero processo di integrazione della comunità magrebina a Bella».
Per comprendere il criterio di assegnazione delle abitazioni, Carlucci fa un passo indietro nel tempo: «occorre tornare al 2016 quando sul Bollettino Ufficiale Regionale del 1Agosto, è stato pubblicato il Bando di concorso per l’assegnazione di alloggi liberi e disponibili nel Comune di Bella. La partecipazione al bando prevedeva, tra i diversi e specifici requisiti: la cittadinanza italiana o di uno Stato aderente all’Unione Europea; il possesso di carta o permesso di soggiorno almeno biennale e regolare attività di lavoro in Italia per i cittadini di altri Stati; residenza o attività lavorativa esclusiva o principale nel Comune di Bella; reddito annuo complessivo del nucleo familiare non superiore a euro 14.385,50. Nel giugno 2020, a seguito della verifica dei requisiti, è stata approvata la graduatoria definitiva; Di 25 domande, purtroppo, 16 sono state escluse per diverse motivazioni; Le 9 domande ammesse, invece, presentavano un ordine in graduatoria».
La disponibilità era di 7 alloggi con caratteristiche diverse in termini di posti letto. La scelta e l’assegnazione degli alloggi, è stata effettuata tenendo conto del nucleo familiare degli aventi diritto. A prescindere dalla necessità di incrementare l’offerta residenziale -conclude Carlucci- è bello poter pensare che oggi a Bella la giustizia sociale ha fatto un gran passo avanti».