OMICIDIO DI MARIASESTINA ARCURI: ANCHE IL FIGLIO DI ANDREA LANDOLFI HA RIFERITO DI DUE CADUTE
Il racconto del figlio del Landolfi è di supporto alla ricostruzione dei fatti della criminologa Ursula Franco che ha sempre sostenuto che quella notte le cadute furono due
UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE
OMICIDIO DI MARIASESTINA ARCURI: ANCHE IL FIGLIO DI ANDREA LANDOLFI HA RIFERITO DI DUE CADUTE
Daniela Viggiano, psicologa forense:
“Il padre ha provato ad abbracciare Maria Sestina ma lei lo ha respinto, così lui l’ha sollevata e l’ha lanciata. Ha detto che Sestina è stata lanciata, mimando il gesto con un peluche. Ha spiegato che Sestina non poteva aggrapparsi, non poteva fermare la caduta e che si è fatta molto, molto male”
Il figlio di Andrea Landolfi:
“Sestina gli ha dato una spinta e papà è andato di dietro, tipo se faceva una capriola all’indietro. Ma papà non si è fatto niente. Ha preso la rincorsa, ha fatto un salto… pahhh, pahhh… Papà l’ha sollevata con le braccia e l’ha lanciata alla fine delle scale. Papà a Sestina l’ha lanciata. L’ha spinta nel dritto, l’ha lanciata di peso, l’ha buttata proprio. Bom.”
Il racconto del figlio del Landolfi è di supporto alla ricostruzione dei fatti della criminologa Ursula Franco che ha sempre sostenuto che quella notte le cadute furono due.
Andrea Landolfi è a processo per omicidio volontario, secondo la procura, il Landolfi, gettò la fidanzata dalle scale.
Le indagini hanno appurato che Andrea Landolfi chiamò i soccorsi con un ritardo di circa 4 ore. Il Landolfi è difeso dagli avvocati Daniele Fabrizi e Serena Gasperini, consulente della difesa è la psicologa televisiva Roberta Bruzzone.
Il 19 ottobre 2020, la psicologa Bruzzone riguardo alla consulenza della psicologa forense Daniela Viggiano che ha interrogato il figlio di Andrea Landolfi nel febbraio 2019 ha dichiarato:
“Abbiamo messo seriamente in discussione la metodologia di quella consulenza. Ho raccolto decine e decine di vistosi errori clamorosi insomma di tipo metodologico e una serie di affermazioni fortemente suggestive nei confronti del minore. (La testimonianza del bambino) è stata condizionata principalmente purtroppo dalla figura materna. Quando il bambino arriva in audizione davanti alla consulente del Pm è già un bambino che manifesta una serie di difficoltà enormi a mantenere l’elemento del suo ricordo genuino e che dà peraltro numerose versioni alternative in base al tipo di domande che gli sono state poste e alla modalità con cui sono state poste. Il bambino dà almeno 4 se non 5 versioni differenti, tra cui proprio anche la caduta del padre insieme a Sestina per le scale.”
Sempre il 19 ottobre 2020, la Bruzzone ha detto: “Purtroppo Andrea ha sottovalutato la gravità della caduta. L’unica colpa che ha il Landolfi è quella di aver sottovalutato l’importanza di quella caduta”
Il 21 gennaio 2020, durante una puntata della Vita in Diretta, riguardo al ritardo con cui furono chiamati i soccorsi da Andrea Landolfi, la stessa Bruzzone aveva detto:
“Dal quadro lesivo che è evidenziato dalla consulenza medico legale sarebbe stato molto difficile anche intervenire nell’immediatezza”
E il 14 dicembre 2019, durante una puntata della Vita in Diretta, la stessa Bruzzone aveva dichiarato:
“ll vero problema per la difesa di Landolfi è l’autopsia, quindi la relazione medico-legale unitamente ai rilievi fatti dal RIS relativamente alla presunta caduta dalle scale con rotolamento. Il medico legale lo esclude che questo sia accaduto, quindi la versione che dà Landolfi è una versione, che, secondo i riscontri di tipo scientifico non trova nessun tipo di conforto. La relazione medico legale sconfessa platealmente quello che dice Landolfi”
E poi, sempre la Bruzzone, rivolgendosi all’avvocato Giacomo Marini, all’epoca difensore di Andrea Landolfi, ha detto:
“Io ho letto quella della Procura (consulenza tecnica) e sembra essere di difficile lettura alternativa per cui prendo atto della sua energica difesa del suo assistito, ci sta tutta, però mettere in discussione quella perizia, quella consulenza tecnica, temo non sarà proprio una passeggiata di salute, eh!”