CANCELLATO IL MINISTERO DELLO SPORT
Caiata (FDI): “Continua il giro di valzer impazzito delle nomine del Governo Draghi”
Continua il valzer di poltrone del Governo Draghi guidato da un’unica strategia: mortificare l’Italia e gli Italiani! L’ultimo giro di valzer, oramai prossimo alla follia, ha visto la recente nomina dei sottosegretari, dopo aver cancellato il Ministero dello Sport, con la conseguente mortificazione di un settore, quello sportivo, già duramente colpito e devastato dalla Pandemia, un settore importante sia economicamente che in termini di partecipazione, che avrebbe ben meritato un dicastero!
“Difficile dire ora come lo sport uscirà dalla Pandemia, in tanti sono stati colpiti, mortificati da politiche di finto “assistenzialismo”, un indotto messo in ginocchio e prossimo al collasso”, ha chiosato Salvatore Caiata, Fratelli d’Italia, membro della X Commissione della Camera dei Deputati Attività Produttive, Commercio e Turismo. “Vorremmo ricordare al Governo delle Banche che il valore della produzione dell’Azienda Sport è 3.8% del PIL dell’Unione Europea ed il 5.4% della forza lavoro! Vogliamo ricordarlo a Draghi, perché il suo governo, più che Europeista e Atlantista, sembra soffrire troppo precocemente di amnesie, non ricordando tutte le direttive ultime sullo sport del Parlamento Europeo“.
Recente è l’indirizzo politico del Parlamento Europeo, approvato all’unanimità, recante la Risoluzione del 10 febbraio 2021 sull’impatto del COVID-19 sui Giovani e sullo Sport [2020/2864(RSP)] . Allo stato attuale, leggendo i dati e le iniziative messe in campo dal governo italiano, è scandaloso come il modello europeo, basato su valori di rilancio dello Sport – solidarietà, equità, cooperazione, impegno civico, disabilità – sia stato promosso solo in determinati campi con scopo meramente politico e propagandistico, e non nel reale interesse del settore stesso. Occorrono misure di sostegno mirate ed immediate, tali da programmare una ripresa del settore, non solo a medio e lungo termine, ma a breve, anzi, brevissimo termine, al fine di ottenere un rilancio attraverso una programmazione che parta dalle certezze temporali e di investimenti utili al Sistema Sport.
Mens sana in corpore sano. Dobbiamo rispettare questo sano principio per cui salute e benessere psicologico passano necessariamente attraverso la cultura ed il rispetto dello Sport.
Se ne deduce, pertanto, che, in assenza di idonea rappresentazione – allargando lo sguardo e analizzando i dati di settori complementari – si rischia non solo un aggravio della spesa sanitaria ma anche – e soprattutto – un peggioramento ulteriori delle condizioni di vita e di salute dei cittadini italiani.
Infine è utile rammentare a Draghi, amico di Berlino, citando Gerhard Uhlenbruck, medico e scrittore, che “lo sport è l’antiruggine per una salute di ferro”.
Sembra a tutti Noi, invece, che il Suo Governo, da poco partito, sia già arrugginito.