LE SLIDE DI BARDI A BRUNETTA
Tacco&Spillo
Dopo aver sfiancato Giorgia Meloni con l’assillo di fare il capolista al senato e sfilare, con le solite furbate napoletane, la seggiola di Fratelli d’Italia all’ignavo Salvatore Caiata, l’anziano governatore Vito Bardi prosegue il tour romano saltellando nella stanza del riesumato Renato Brunetta, ministro della pubblica amministrazione. Ora a ben guardare la striminzita nota stampa sull’incontro epocale, c’è da rimanere impietriti per lo spettacolo del nulla argomentato in cui sprofonda la nostra povera Basilicata. Eppure oltre la confusione duplicativa del Recovery plan, rimesso in cura geriatrica al suo ultraultraottantenne consulente, le slide di Bardi non possono che mettere in fila ordinata tutti gli effetti della sua sciagurata azione di governo proprio sulla PA lucana: dall’abuso di proroga ai dirigenti esterni al capestro del regolamento di organizzazione della Regione; dall’impugnativa della legge di variazione di bilancio pluriennale 2020-2022 alla tentata nomina di Giuseppe Chiriatti a dg delle infrastrutture fino ai rilievi della Corte dei Conti sul raddoppio degli stipendi ai suoi dirigenti fiduciari. Ha scritto Martin Heidegger:“Il nulla nulleggia”.