VARIANTE INGLESE IN BASILICATA, IL METAPONTINO CHIEDE CHIAREZZA
Il consiglio comunale tursitano invia in Regione un documento condiviso con diverse amministrazioni per avere informazioni sul nuovo virus
La paura per la scoperta dei primi casi di variante inglese da un lato. Il rapporto positivi/tamponi e la pressione ospedaliera ormai giunta alla soglia d’allerta, dall’altro. Sono queste le notizie in “chiaroscuro” che sono emerse ieri in Basilicata: gli ultimi dati sulla pandemia da coronavirus ha portato la regione dalla zona gialla a quella rossa nell’arco di poche settimane.
L’allerta massima ora è sull’aumento costante dei casi di positivi al Sars-CoV-2 nel metapontino – con un’alta percentuale di bambini e ragazzi in età scolare – continua a destare preoccupazione, specie in relazione alla possibile diffusione della variante VUI202012/01, ormai nota come “variante inglese”. La mutazione nella variante inglese, cone più volte sottolineato dagli esperti, rende il virus più contagioso rispetto alle altre varianti in circolazione e potrebbe comportare una mortalità superiore.
Conoscere con tempestività la presenza della variante inglese sul proprio territorio pare dunque di fondamentale importanza, specie per poter indirizzare le decisioni degli amministratori locali a un livello di rigore appropriato allo stato dell’emergenza. Per questi motivi l’intero consiglio comunale tursitano, su proposta del capogruppo di MuoviAmo Tursi Giuseppe Cristiano, ha sottoscritto un’istanza, indirizzata all’assessore regionale Leone e al capo dipartimento Esposito, in cui richiede di conoscere l’esito dei sequenziamenti. Inoltre, si legge sulla nota, sarebbe opportuno che la Regione Basilicata si dotasse di test molecolari di ultima generazione capaci di rilevare in poche ore, oltre la positività al Sars-CoV-2, anche la presenza di una delle varianti note del virus.
Sarebbe uno strumento utilissimo per apprendere tempestivamente la circolazione di varianti sul territorio e adottare di conseguenza in tempo tutte le opportune misure per il loro contenimento. Alla richiesta del gruppo tursitano hanno aderito in maniera trasversale diverse amministrazioni del metapontino, in primis quella policorese guidata dal dott. Enrico Mascia, a cui si sono uniti i consiglieri Di Pierri, Maiuri e Gallitelli, quella di Valsinni, e altri gruppi consiliari come Risvegliamo Valsinni, Patto per Nova Siri, Libera Comunità Roccanova e diversi altri che si stanno accodando nelle ultime ore.