RADICI MORALI AL FEMMINILE. DUE GRANDI STORIE
Lina Merlin e Carla Voltolina sono state le protagoniste del quarto incontro del ciclo di webinar “Radici morali” con il contributo della storica Antonella Braga
“Radici morali è espressione giusta e significativa per rievocare la figure di due donne, diverse e complementari, nella storia dell’emancipazione femminile, del protagonismo sociale, della devoluzione personale verso cause collettive e per giunta di forte personalità del nostro Novecento. Si tratta di Lina Merlin (1887-1979) e di Carla Voltolina Pertini (1921-2005) – la prima veneta, la seconda torinese – accomunate dall’antifascismo militante (Lina Merlin nelle Brigate Rosselli, Carla Voltolina nelle Brigate Matteotti) e accomunate nella battaglia civile e legislativa per l’abolizione della prostituzione legalizzata in Italia. Scrissero insieme (Carla Voltolina giornalista a Noi Donne e Lina Merlin in quel tempo senatrice della Repubblica eletta nelle liste socialiste) Lettere dalle case chiuse, edito dalle edizioni Avanti! nel 1955, inchiesta a sostegno della legge che ebbe vita nel 1958. Figure di carattere, di tempra etica e politica, di fedeltà ad ideali di riforma sociale, di esempio nella lunga e difficile strada delle pari opportunità nel nostro Paese. A Lina Merlin, tra le poche donne costituenti, si deve la stesura della dicitura dell’art.3 della Costituzione italiana che specifica che l’uguaglianza degli italiani deve anche intendersi “senza differenza di sesso”). Associazione e Fondazione Nitti hanno dedicato anni fa a Carla e Sandro Pertini una sala del Centro Nitti a Melfi ospitando la loro biblioteca di casa, dopo la morte di Carla Voltolina, intitolata anche alle vicende dell’antifascismo italiano in particolare nell’esilio in Francia tra le due guerre”.
Così Stefano Rolando, presidente della Fondazione “Francesco Saverio Nitti” al termine del webinar su Lina Merlin e Carla Voltolina, protagoniste del quarto appuntamento di “Radici morali”, ciclo di incontri dedicato a figure di italiane e di italiane che hanno avuto, nel corso del Novecento, un grande significato nella trasmissione di valori, principi ed esperienze che hanno permesso di difendere e rigenerare la nostra democrazia anche attorno a cause settoriali, a norme innovative, a battaglie di cambiamento.
Organizzato dall’Associazione “Francesco Saverio Nitti”, con l’attivo patrocinio della omonima Fondazione, il ciclo di incontri rientra nei percorsi di eccellenza del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi della Basilicata.
Introdotto da Stefano Rolando, il dibattito è stato animato dalle domande di Maria Giovanna Siciliano, Angelica Di Camillo, Angela Corrado e Gerardo Aurelio Barberio, tutti iscritti al corso di magistrale in Storia e civiltà europee dell’Università degli Studi della Basilicata, ad Antonella Braga, storica, docente, socia fondatrice della Fondazione “Ernesto Rossi-Gaetano Salvemini” di Firenze e autrice della biografia di Carla Voltolina (edita da Unicopli nel 2018).“Le esistenze di Lina Merlin (1887-1979) e Carla Voltolina Pertini (1921-2005), per nulla semplici ma vissute con coerenza, forza d’animo e un pizzico di intelligente ironia, – afferma Antonella Braga – ci consegnano un modello, che ben risponde all’intento di questo ciclo di incontri volto a riscoprire quelle “radici morali” che dovrebbero porsi alla base di un’auspicata rinascita del nostro Paese. Carla Voltolina, che volle rimanere se stessa anche quando Pertini divenne Presidente della Repubblica nel 1978 non assumendo il ruolo di “first lady”, ci ha insegnato che una donna non è prima di tutto una “moglie” ma una “persona”, capace di realizzarsi autonomamente attraverso lo studio e il lavoro. Lina Merlin, con la sua lunga militanza politica, iniziata nel 1919, insegna ancora a noi donne ad avere fiducia in noi stesse e nel Genere femminile, invitandoci a trasferire questa nuova fiducia nell’agone politico, dove ancora troppo poche sono le donne iscritte ai partiti. Questo Paese ha, infatti, bisogno dell’intelligenza e della sensibilità di donne e uomini, che vivano la militanza politica come disinteressato spirito di servizio e non come una gara per il potere, che reca con sé ambizione e avarizia, fonte di corruzione, immoralità e di feroci protagonismi personali”.
“Radici Morali” proseguirà il 13 marzo 2021 con un incontro su Piero Gobetti. Relatore Giovanni Vetritto, dirigente generale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e vice-direttore di “Critica liberale”
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Melfi 28/02/2021