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«È ORA DI SCENDERE IN CAMPO, E VALORIZZARE UN SETTORE COSÌ CRUCIALE PER LA DEMOCRAZIA»

Le priorità per Giuseppe Moles, nuovo sottosegretario all’Editoria e all’Informazione. Dalle tematiche nazionali a quelle regionali

La rappresentanza lucana nel governo Draghi cresce, e lo fa in eccellenza. Dopo il ministro della Salute Roberto Speranza e la ministra agli Interni Luciana Lamorgese c’è un altro lucano al fianco di Draghi ed in un ruolo chiave. È, infatti, il potentino Giuseppe Moles il neo Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per lui la strategica delega all’Editoria e all’informazione. Sarà lui, rappresentante di Forza Italia, a prendere in mano le redini di un settore molto delicato per la vita democratica del Paese in quello che e’ un vero e proprio dicastero.

Moles, senatore, lucano, nato a Potenza nel 1967, è docente universitario, esperto in relazioni internazionali. È stato assistente dell’ex ministro della Difesa, Antonio Martino che ha accompagnato nell’avventura politica già dalla nascita di Forza Italia nel 1994 anche nella componente liberale della creatura vicina a Silvio Berlusconi.

Forzista dalla prima ora è stato anche uno dei fondatori del partito nella sua regione, da dove prima di giurare oggi per il suo nuovo incarico racconta in anteprima a Cronache Tv le priorità per questo delicato compito che lo attende. La scalata dei lucani al governo nazionale continua. Senatore Moles, è stato nominato da pochissimo sottosegretario con delega all’editoria. Un incarico importante e anche prestigioso, se lo aspettava? «Io in realtà avevo espresso al mio presidente, Silvio Berlusconi, il gradimento per quello che in passato è stato casa mia, ovvero il Ministero della Difesa, o l’equivalente del Ministero dell’Interno, poi è capitata quest’altra esperienza che mi riempie di grande soddisfazione, avendo anche insegnato “Comunicazione e mass media”.

Dico però grande soddisfazione e grande onere. Onore perché da liberale devo dire che la libertà e la correttezza dell’informazione ritengo che sia il principio fondamentale di tutti i Paesi democratici. La vera informazione». Un settore importante che però ha bisogno di un rilancio. Infatti nei numerosi messaggi di auguri che lei ha ricevuto, ha già avuto tanti appelli affinché questo settore riprenda il prestigio di un tempo.

Cosa possiamo aspettarci e quali sono i programmi per il futuro, qualora abbia già in mente qualcosa. «Ho l’abitudine, come lei ormai sa bene, di studiarmi i dossier prima di esprimermi. Ritengo, però, che sia fondamentale, mai come oggi, il peso di questo incarico affidatomi. In questa situazione di crisi economica, sanitaria e sociale, far sì che anche questo settore non sia abbandonato a sé stesso.

Il problema, quello che ha determinato la nascita del Governo Draghi è il ritardo in tantissimi settori: questo invece è il momento di mettere da parte le divisioni politiche e dare il proprio contributo. Come diceva il Presidente Berlusconi, è ora di scendere in campo. Anche e soprattutto in un tema così importante come l’informazione e l’editoria. Ho apprezzato molto la posizione di Draghi che ha chiaramente detto che l’informazione, anche e soprattutto da un punto di vista di “informazione in pandemia” debba essere univoca, non ci possono essere tante informazioni, altrimenti noi cittadini non capiamo più nulla. In più, aggiungo, il sostegno all’informazione e all’editoria locale, provinciale e regionale è fondamentale, in quanto ulteriore strumento che i cittadini hanno per farsi una opinione. In democrazia questo è elemento fondamentale».

La Regione Basilicata aspetta da anni una legge sull’editoria. Adesso che al governo regionale c’è il suo alleato di centrodestra, il Presidente Bardi, e lei è anche Commissario regionale di Forza Italia, possiamo aspettarci un tandem e la realizzazione di questa legge sull’editoria per dare respiro alle attività del settore presenti in Basilicata? «Ringrazio il Presidente Bardi per il bel comunicato a seguito della mia nomina. Il tandem, o comunque il mio essere al fianco della Regione Basilicata, io lo darei per scontato. Come fatto fino ad ora sia come senatore pro tempore, rappresentando Forza Italia in Basilicata, sia come Commissario regionale, ed ora come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Magari sarà una ulteriore spinta affinché noi in Basilicata si possa fare il salto di qualità». Sottosegretario Moles, la sua delega è alla pari di quella di un Ministro.

Possiamo dire che Forza Italia finalmente ritorna ad avere il valore che aveva forse perso negli ultimi anni? «Dicendomi questa cosa mi carica ulteriormente di responsabilità. Tenendo conto che io giurerò domani (oggi per chi legge ndr.), posso sempre cambiare idea. Però sì, mi riempie di orgoglio e soddisfazione, ma non è merito mio, ma di tutto ciò che con tanti abbiamo costruito in questi anni, anche in Basilicata. Soprattutto in Basilicata.

Dipende dal fatto che ero giovanissimo con tanti altri, quando è nata Forza Italia, e quindi è un percorso coi suoi alti e bassi. Poi si è interrotto e si è anche ripreso, ma non per questo ho cambiato idea. Quindi è vero: grande soddisfazione, grande peso e responsabilità, ma spero di poterlo svolgere al meglio. Del resto in qualche modo sarà la mia esperienza universitaria, ma ho l’abitudine di leggere, studiare e imparare, non ho ricette magiche, ma ho sempre fatto quello che credevo fosse meglio».

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