«LA SCIENZA LUCANA DICE NO ALLE SCORIE NUCLEARI, SÌ ALL’AMBIENTE E ALLA VITA»
Matera, sit-indi “No scoriePuglia eBasilicata”:presenti Istituzioni comunali e regionali, Coldiretti, Legambiente eEuropaVerde
Con la consueta passione e tenacia che i lucani sfoderano quando si tratta di scendere in campo per difendere le risorse ambientali e naturali della loro terra, si è svolto in Piazza Vittorio Veneto a Matera un sit-in che alle argomentazioni sull’ “anti-nucleare” sostenute dal gruppo “No scorie Puglia e Basilicata”, ha fatto seguire una serie di interventi oratori finalizzati a sensibilizzare la cittadinanza sull’assoluta contrarietà a che il territorio materano diventi un deposito di scorie nucleari. I partecipanti hanno reclamato a gran voce, ma con toni pacati e modi civili e del tutto rispettosi delle norme anti Covid, che il governo tenga presenti tutte le giuste motivazioni fornite da un team tecnico scientifico di esperti del mondo istituzionale, accademico, associazionistico e culturale, che hanno dimostrato, l’erroneità e fallacità delle ragioni sulle quali la società Sogin si è basata per individuare in ben 17 aree tra Basilicata e Lucania i potenziali siti per lo stoccaggio radiattivo.
Ma veniamo alle interviste esclusive fatte da Cronache Lucane: «E’ inammissibile dice Aldo Mattia direttore Coldiretti Basilicata un impianto come quello che la Sogin ha individuato e consigliato al ministero visto che ci troviamo in una zona produttiva dal punto di vista agricolo, e dal gran valore ambientale e turistico; ritengo che sia stata una designazione totalmente inaccettabile e Coldiretti con le sue 20mila imprese associate è qui a dire no!».
Contrario anche Piergiorgio Quarto consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che afferma: «Come cittadino e come esponente politico della Regione Basilicata è giusto partecipare a queste manifestazioni perché la regione deve esprimere un “no” serio e responsabile sulla eventualità prevista dal governo di far diventare molte città della Basilicata una sede di stoccaggio di scorie radioattive. Noi siamo l’ultima generazione che fa ancora in tempo a mettere in campo tutte le politiche necessarie per rimettere al centro l’ambiente e la sostenibilità non si avrà un’altra possibilità ecco perché oggi più che mai su questo dobbiamo unirci». E’ la volta di Giuseppe Digilio assessore materano alle attività produttive e coordinatore regionale di “Europa Verde” : «E’ un “No” unanime di tutte le forze politiche rappresentate in comune, al deposito di scorie. Un forte “no” anche alle politiche di aggressione al territorio.
Occorre restituite all’ambiente la sua dignità di fare il suo mestiere che è quello di produrre vita> Tocca poi a Lucia Summa, assessore all’ambiente: <<Affermo l’insostenibilità assoluta della scelta del nostro suolo come deposito. Il periodo della industrializzazione indotta è finito. Negli anni è stata fatta una vera profanazione del nostro territorio con le trivellazioni. Noi abbiamo portato all’attenzione governativa valutazioni scientifiche e fattori tecnici che escludono categoricamente che Matera, area di preziosi siti e risorse idriche, agricole ambientali sia trasformata in un deposito di scorie».