CIV CROB, I DETTAGLI DAL DG DI MARTINO
Il direttore generale conferma l’interpretazione di Cronache e aggiunge ulteriori specificazioni per chiarire la vicenda
Consiglio di Indirizzo e Verifica (Civ) dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture e l’incarico, da 4mila euro, conferito al Professor avvocato Giovanni Pesce con studio legale in Roma, al fine di acquisire un parere pro-veritate in merito alla problematica relativa alla «corretta costituzione del Civ» stesso: il Direttore generale del nosocomio rionese, Gerardo di Martino, ha inteso fornire ulteriori approfondimenti in relazione all’articolo di Cronache Lucane. «La normativa vigente inerente lo schema di contratto da applicare ai componenti del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Irccs Crob ha speigato il Dg di Martino è definita nell’ambito della delibera numero 220 del 24 aprile del 2020. Con la stessa deliberazione l’attuale direzione al suo insediamento ha preso atto della nomina del presidente del Civ e della avvenuta sottoscrizione del relativo contratto». Completata la rosa dei componenti del Civ con la nomina dei tre membri di competenza del Consiglio regionale, che si sono aggiunti a quella del rappresentante ministeriale, il direttore generale dell’Irccs Crob, però, non ha ricevuto da tutti i componenti «la disponibilità a siglare il contratto con l’Istituto».
Al fine di «dirimere gli impedimenti e consentire il regolare svolgimento delle funzioni del Civ», il Dg di Martino «anche in considerazione dell’assenza di un ufficio legale all’interno dell’Istituto», si è rivolto alla direzione generale del dipartimento Politiche della Persona regionale. «In questo contesto ha precisato il Direttore generale dell’Irccs Crob risulta evidente come il direttore generale, dottor Ernesto Esposito, sia il destinatario istituzionale della richiesta, ma non il soggetto designato ad esprimere il parere legale necessario, di competenza di altri Enti. La questione in esame, infatti, necessita del parere di un professionista con rilevante competenza specifica nel settore».
Dopo che il Crob ha ricevuto una nota a firma di uno dei componenti del Civ, il quale segnalava che «l’incarico non sarebbe disciplinabile dal contratto approvato» dal nosocomio rionerese, già l’8 settembre scorso, venne invata la richiesta al Dipartimento regionale per sciogliere il quesito relativo al contratto d’incarico dei Componenti del Civ. «In assenza di riscontri e su sollecitazione del presidente del Civ ha proseguito il Dg di Martino -, l’Istituto ha affidato la richiesta di un “parere pro veritate” ad uno dei professionisti presenti nell’apposito albo a propria disposizione».
Atto necessario per superare lo stallo e per evitare esposizioni ad eventuali azioni giudiziarie. «In merito agli oneri sostenuti per il parere legale ha concluso il Direttore generale dell’Ircss Crob di Rionero in Vulture, Gerardo di Martino -, si sottolinea come il rivolgersi saltuariamente alla richiesta di professionisti esterni comporti una spesa ben inferiore a quella necessaria alla costituzione e al mantenimento di un ufficio legale strutturato all’interno dell’Istituto».