VERSO l’8 marzo 2021 : accrescere l’occupazione femminile
L’Avviso pubblico con uno stanziamento finanziario di € 1.500.000 è finalizzato a favorire la permanenza al lavoro delle donne con difficoltà di partecipazione piena e permanenza nel mercato del lavoro in ragione dei problemi derivanti dai ruoli di cura da esse svolti all’interno della famiglia
ASSESSORE CUPPARO: VENIRE INCONTRO A CARICO FAMILIARE LAVORATRICI
05.03.2021 ore 10:37
Lo sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive con delega al Lavoro, Francesco Cupparo.
“Questo 8 marzo, Giornata internazionale della Donna – aggiunge – si caratterizza fortemente per la penalizzazione delle lavoratrici.
Principali vittime economiche della pandemia sono le donne, soprattutto se con figli e senza lavoro, che si sono trovate a far fronte a un enorme carico economico, psicologico e di cura.
L’Avviso pubblico con uno stanziamento finanziario di € 1.500.000 è finalizzato a favorire la permanenza al lavoro delle donne con difficoltà di partecipazione piena e permanenza nel mercato del lavoro in ragione dei problemi derivanti dai ruoli di cura da esse svolti all’interno della famiglia.
Per quanto riguarda il carico famigliare, il lavoro di cura è quasi interamente sulle spalle delle donne: nonostante gli aiuti familiari, ripartiti dopo il primo lockdown, sempre secondo l’indagine Ipsos per WeWorld, ancora il 38% delle donne (2 su 5) dichiara di farsi carico da sole di persone non autonome (anziani o bambini): dato che sale al 47% tra le donne tra i 25-34 anni, concentrate sui figli minori, e al 42% nella fascia 45-54 anni, che curano soprattutto gli anziani.
C’è dunque – aggiunge l’assessore – una crescente domanda di servizi che viene dalle donne lavoratrici sulle quali pesa in maniera decisamente maggiore il carico dell’assistenza nell’ambito della famiglia.
È evidente che questa misura non basta e che per accrescere l’occupazione femminile c’è bisogno di politiche attive del lavoro con progetti e azioni che intendiamo attivare attraverso la programmazione del FSE 2020-2026 e le risorse che arriveranno dalla Commissione Europea.
Vogliamo insistere per ottenere che una parte significativa delle risorse del Recovery Fund sia dedicata all’occupazione femminile, investire per combattere l’inattività e il basso tasso di occupazione femminile.