COVID, CHIUDE IL BAR DEL TRIBUNALE POSITIVO UN DIPENDENTE, È ALLARME
Dopo soli pochi giorni altri positivi. Mentre nelle altre regioni è partita la vaccinazione per gli avvocati in Basilicata l’appello resta lettera morta
«Se il Tribunale dovesse lavorare al 50 per cento in smart working la giustizia potrebbe anche smettere di fare il suo dovere». Non lascia spazio a interpretazioni l’affondo di un avvocato potentino che prova a fare il punto sulla situazione degli uffici giudiziari, vista anche la recrudescenza di contagi da Covid-19 in regione. Contagi che non hanno per nulla risparmiato gli ambienti giudiziari e che anzi ora sembra allargarsi senza via di scampo per nessuno.
L’agitazione nasce dopo la chiusura del bar del Tribunale di Potenza dopo la positività riscontrata in un dipendente. Una preoccupazione non certo eccesiva se si considera che a chiudere è l’unico bar del Palazzo di giustizia che viene frequentato, nonostante il rispetto delle misure anti contagio, da numerosi giudici, avvocati, forze dell’ordine e anche qualche parte in “causa”. Il focolaio sviluppatosi nel bar potrebbe aver infettato diverse persone non solo in Tribunale ma anche fuori, considerato che la stessa attività si occupa anche di ristorazione da asporto.
La preoccupazione tra le persone che frequentano il Tribunale potentino è lecita, considerato che gia nei giorni scorsi si era sviluppato un altro focolaio nel Palazzo di Giustizia. Si era dato, infatti, mandato di chiudere l’ufficio Giudice indagini preliminari (Gip), rinviare le udienze monocratiche penali del primo marzo del giudice Rossi, unitamente a quelle del giudice Sergi. Almeno 2 i magistrati, di 2 uffici diversi, contagiati. E oggi la situazione potrebbe essere non certo più rosea, anzi.
Eppure mentre in altre regioni, Campania in primis, si è provveduto a inserire gli avvocati e gli altri lavoratori del campo giuridico tra le fasce protette e quindi soggette alla vaccinazione anti Covid la richiesta inviata al governatore Bardi dall’ordine degli avvocati di Potenza e dal consigliere regionale di Iv Polese resta lettera morta. Nonostante Bardi abbia, a questo punto a “chiacchiere”, raccolto l’invito di Polese. In attesa che i vaccini possano essere garantiti anche agli avvocati il presidente della Camera penale distrettuale della Basilicata, Sergio Lapenna lancia un appello: «Facciamo solo udienze da remoto per il Civile, mentre per il Penale solo udienze con gli avversati».
Tutto questo in attesa che la Regione Basilicata decida di fare una battaglia per inserire nella campagna vaccinale anche gli operatori dei servizi essenziali, fra cui avvocati magistrati e personale dei tribunali. La giustizia non può rallentare il suo naturale corso.