TEMPA ROSSA, CONSIGLIO FIUME MA IN CONCRETO NESSUNA NUOVA
Fiammate e anomalie, di straordinario la convocazione dell’Assise utile a fare un riepilogo delle puntate precedenti
EsEstrazioni petrolifere lucane, Centro Olio “Tempa Rossa” e Total: il dibattito sulle fiammate e non solo è approdato in Consiglio regionale convocato in seduta straordinaria. Nonostante l’Assise fiume, più che le parole, però, dicono i documenti. Alla base delle sanzioni da 30mila euro circa così come comminate a Total dalla Regione, la giustificazione è la violazione dell’obbligo di «una corretta comunicazione in quanto non è stato possibile valutare in maniera certa l’entità degli eventi e dei malfunzionamenti». Nessun riferimento a dati di sforamenti, anche perchè dalla compagnia francese già hanno fatto rilevare la discordanza sui valori chiave. Dettaglio importante in quanto ancora in Aula, ieri, il leghista Aliandro si riferiva a «sforamenti ». probabilmente a lmeno a lui, si auspica, noti. L’altra verità imprescindibile l’ha chiarita nuovamente il governatore Bardi durante il Consiglio regionale di ieri. Non è stata, al momento, imposta alcuna chiusura forzata del Centro Oli “Tempa Rossa”. Tant’è che lo stesso Bardi ha etichettato come «costuttivo » il dialogo con Total. Più che imposizione, è stata una richiesta, e Total, come spiegato, «ha convenuto sulla necessità di procedere con un approfondito studio di affidabilità degli impianti, finalizzato all’identificazione delle aree di intervento in relazione ad eventuali ulteriori criticità, rispetto alle quali conseguentemente implementare le misure di mitigazione e gli interventi risolutivi che emergeranno da tale studio, e che includeranno azioni da attuarsi durante una fermata generale del Centro oli». «Comprendendo la criticità e la delicatezza della situazione – ha concluso Bardi -, nel periodo sino alla fermata generale del Centro oli che avverrà in brevissimo tempo, nel caso in cui si dovessero verificare malfunzionamenti degli impianti, nelle more dei necessari controlli per la risoluzione delle anomalie si procederà all’interruzione dell’emungimento da tutti i pozzi della concessione, salvo la possibilità della Regione di adottare ulteriori provvedimenti». Da parte sua, l’assessore regionale all’ambiente, Gianni Rosa, ha ribadito che «le compensazioni ambientali, e siamo convinti che lo stesso discorso valga per le royalty, dovranno continuare a essere erogate». Il Movimento 5stelle che insieme agli altri consiglieri della minoranza aveva richiesto la convocazione della seduta straordinaria del Consiglio, è di diverso avviso. «I rappresentanti della Giunta regionale – hanno dichiarato Perrino, Carlucci e Leggieri -, durante la discussione, hanno sbandierato più volte il fatto di non avere avuto alcun tipo di sudditanza psicologica nei confronti di Total e soci. A smentire Bardi e Rosa sono purtroppo i fatti: la sospensione delle attività è avvenuta di comune accordo tra le parti dopo settimane di fiammate, sanzioni e giustificazioni alquanto bislacche da parte di Total, che nei giorni scorsi non ci ha fatto mancare nemmeno lo zuccherino delle assunzioni tutte lucane all’interno dei suoi impianti». «Vorremmo avere a nostra disposizione – ha aggiunto Carlucci – quanto di ufficiale e di scritto la Regione ha utilizzato per iniziare le procedure di chiusura e le modalità che hanno portato l’ufficio Compatibilità ambientale a portare ad una sanzione leggera che non ci lascia tranquilli». Il capogruppo del Pd, Roberto Cifarelli, ha esordito sarcasticamente chiedendo, a parti invertite, «cosa avrebbe fatto l’assessore Rosa che quando era all’opposizione presentava su questi temi molte interrogazioni». «Il principio di precauzione – ha sottolineato Cifarelli – avrebbe dovuto spingere la Regione già prima ad assumere posizioni più forti, forse anche per come si sta concludendo questa fase nella quale Total, su richiesta, ma spontaneamente, decide di fermare l’impianto. Ho l’impressione che la Regione sia in soggezione rispetto a Total e non mostri sufficiente autorevolezza. Non mi sento molto tranquillo e avrei fatto prevalere principio di precauzione». Rivolgendosi al presidente Bardi e all’assessore Rosa, il consigliere regionale del Pd, Marcello Pittella, ha chiesto di sapere s«e quando l’attuale maggioranza ha rilasciato l’autorizzazione all’esercizio provvisorio alla Total ci si è resi conto di aver ottenuto dalla società tutta la documentazione richiesta anche nel passato per la quale si poteva rilasciare l’autorizzazione in sicurezza». «Tanto – ha precisato Pittella – per ricordare che il precedente Governo regionale ha fatto resistenza quando molte cose, a partire dal punto 0, non sono state adempiute da Total». A caricare ulteriormente l’attacco al centrodestra, il capogruppo consiliare in Regione di Itali viva, Luca Braia. «Occorre solo riflettere – ha detto Braia – su fatto che siamo di fronte ad un impianto, quello di Total, che per essere costruito ha impiegato 7, 8 anni e ha impiegato ben 6 mesi in più di quelli previsti dalla legge per andare in esercizio: 6 mesi di prove che sono diventati 12 mesi». «Dopo 12 mesi di esercizio e 2 mesi e mezzo di attività – ha aggiunto Braia – siamo nella condizione di imporre la chiusura dell’impianto, non si tratta di una concessione».