ANCORA OPERAZIONI ANTIDROGA, ANCORA SILENZIO
lettere lucane
In Basilicata la droga circola sin dagli anni ‘70 del secolo scorso. Ma è solo negli ultimi anni che è riuscita a penetrare così capillarmente nelle nuove generazioni. Purtroppo non disponiamo di indagini sociologiche serie e affidabili, perché sull’argomento, nonostante le quotidiane retate delle forze dell’ordine, regna il più assoluto silenzio, e non solo delle istituzioni. Nel mentre la società civile dorme, però, le forze dell’ordine continuano a fare il proprio dovere. Ieri infatti c’è stata un’importante operazione antidroga coordinata dalla Dda di Potenza che ha portato all’arresto di cinque persone a Palazzo San Gervasio. Nell’abitazione di due dei cinque arrestati sono stati trovati 3 chilogrammi di cocaina, 6,5 chilogrammi di marijuana e una somma in contanti pari a 15.600 euro. Non voglio assolutamente sollecitare un clima da caccia alle streghe – al reprimere e al condannare preferisco il capire, il discutere, il confrontarsi, ecc. – ma è evidente a tutti, sopratutto a chi ama parlare coi più giovani, che il consumo di droghe anche nei nostri paesi ha ampiamente superato il livello di guardia. Sono mesi che invoco un protagonismo laico e non moralistico di noi adulti, ma vedo che l’argomento non interessa a nessuno se non alle forze dell’ordine, che continuano con grande efficacia a disarticolare vecchi e nuovi sodalizi dediti allo spaccio di stupefacenti. Io non voglio colpevolizzare nessuno, né chi si droga né chi spaccia. Ma vorrei capire perché non riusciamo a offrire punti di vista alternativi ai nostri ragazzi; e, sopratutto, perché consideriamo “ragazzate” comportamenti che contribuiscono a spegnere le menti dei nostri figli, sempre più devitalizzati dalle droghe e dalla solitudine telematica, visto che internet si ciba sempre di più della loro e della nostra solitudine.