LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE PER LA TRINITA’
Nel 2010 ritrovati i resti di Elisa Claps nel sottotetto della chiesa. C’è chi chiede la sconsacrazione
Spiragli di luce per la Chiesa della Trinità in pieno centro storico a Potenza. Da qualche giorno sono cominciati i lavori di ristrutturazione all’interno dell’edificio più chiacchierato della città. Da chiesa simbolo della Potenza bene, a tragico teatro del ritrovamento dei resti di Elisa Claps, scomparsa nel settembre 93 proprio nei pressi dell’edificio di culto e le cui ossa vennero ritrovate nel marzo del 2010 nel sottotetto della chiesa. Da allora, posta sotto sequestro, è rimasta chiusa e abbandonata ad una decadenza strutturale e morale.
Il complesso risalente ad un periodo antecedente il 9° secolo, non ha avuto vita facile: pare essere stata consacrata nuovamente nel 14° secolo, poi distrutta da un terremoto intorno alla metà del 1800 e ricostruita 3 lustri dopo adeguandone la struttura al periodo architettonico, variandone quindi l’impianto romanico a tre navate. La storia della trinità oggi si intreccia con quel terribile fatto di cronaca e non mancano nell’era social le richieste di variare la destinazione d’uso. Non più chiesa, dunque, ma museo, archivio storico e chi più ne ha più ne metta. Certo tornare lì a dir messa cozzerebbe con gli atti giudiziari e con ciò che vi sarebbe accaduto, non all’interno della chiesa stessa ma in una sua pertinenza. E allora occorrerebbe rispolverare le tesi del diritto canonico secondo cui un luogo sacro è profanato e quindi automaticamente sconsacrato se in esso si compiono con scandalo azioni gravemente ingiuriose ed in particolare quando al suo interno, e quindi nelle sue pertinenze, viene compiuto un atto che leda la sacralità del luogo. Per esempio un omicidio. La giurisprudenza ecclesiastica dunque sentenzierebbe ciò che dovrebbe essere il futuro della Chiesa potentina, salvo poi avere certezza che quell’omicidio della giovane studentessa non sarebbe stato commesso là dove è avvenuto il ritrovamento.
Per ora i lavori hanno riproposto una serie di interrogativi. Staremo a vedere cosa accadrà