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CAOS VACCINI COVID, L’IRA DEI CITTADINI: «NON ESISTONO ANZIANI DI SERIE A E B»

Mentre a Potenza la Fase 2 è terminata in altri centri non è ancora partita. Da Tramutola la lettera a Speranza e Bardi

Nonostante l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone, abbia confermato dopo le numerose polemiche che la campagna vaccinale anti Covid «prosegue puntuale» i cittadini lucani tornano a denunciare ritardi e inadempienze. Sono servite a poco le spiegazioni dell’assessore Leone sui ritardi da imputare alla cause farmaceutiche sulle dosi e su un problema ormai presente a livello nazionale. I lucani, soprattutto quelli che sono in attesa di ricevere la loro dose, chiedono chiarezza nella gestione del piano vaccinale regionale. Soprattutto dopo che a Potenza si è conclusa la seconda fase dedicata agli over 80 per far partire quella del mondo della scuola e delle Forze dell’Ordine mentre nei comuni dell’hinterland è ferma al palo. Questa volta a chiedere lumi non sono i politici di opposizione ma gli stessi cittadini. A scrivere una lettera aperta al Ministro della Sanità, al Presidente della Regione Basilicata e a tutte le forze politiche del Consiglio regionale sono i cittadini di Tramutola. Lettera che pubblichiamo integralmente di seguito.

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Egregi tutti, siamo cittadini residenti a Tramutola, un piccolo comune della Provincia di Potenza, residenti in quella che fino a poche settimane fa sarebbe dovuta diventare Regione covidfree e che all’improvviso è diventata “rossa”. Siamo figli di genitori anziani ultraottantenni che attendono di ricevere la prima dose del vaccino e soprattutto attendono la convocazione così come indicato da una prima comunicazione con in un post su facebook del 18 febbraio (naturalmente i nostri anziani hanno tutti i computer e i dispositivi elettronici e soprattutto sono molto social) da parte dell’Amministrazione comunale. Nel post social era scritto testualmente: “Si avvisa la cittadinanza che a seguito della odierna videoconferenza con l’Asp ed i Sindaci della Val d’Agri, è stato definito il piano vaccinale per i nostri concittadini ultraottantenni. Nelle giornate del 4 e 5 marzo 2021 verranno eseguiti i vaccini nella struttura sita in via Mazzini.

Si precisa che il calendario è stato definito in base all’incidenza della popolazione ultraottantenne rispetto al numero totale di abitanti nel Comune. Ulteriori informazioni verranno rese più avanti, e comunque i diretti interessati verranno avvisati personalmente. L’amministrazione comunale continuerà a collaborare con l’Asp, come fatto fino ad ora, per agevolare lo svolgimento delle operazioni di vaccinazione”. Siamo all’11 marzo ed i nostri anziani ancora si chiedono “Come mai non mi hanno convocato?”. Probabilmente non sanno che tramite un secondo post del 25 febbraio veniva informata la cittadinaza di un ritardo: “Avviso: vaccinazione Covid-19. Si avvisa la cittadinanza che l’Asp, in data odierna, ha comunicato un ritardo di una settimana nell’avvio del piano vaccinale per i nostri concittadini ultraottantenni. Ulteriori informazioni verranno rese più avanti, e comunque i diretti interessati verranno sempre avvisati personalmente”.

Il piccione non è arrivato. Ma chi ha deciso questo? L’Asp? La Regione? Perché prima è stata fissata una date e poi è slitatao tutto? A a questo punto non si comprende neanche a quando è stata spostata la vaccinazione. Perché non hanno reclamato un incremento delle dosi di vaccino assegnate alla Basilicata visto che è zona rossa, e si presume che il vaccino vada somministrato con urgenza e a tappeto? Eppure da circa tre settimane la Regione Basilicata ha avviato la somministrazione del vaccino alle persone ultraottantenni ed i telegiornali ci informano che sta andando alla grande e che in alcuni comuni hanno addirittura concluso.

Chi decide chi sono gli anziani di serie A e quelli di serie B? Consentiteci, a questo punto, di manifestare la nostra profonda indignazione per il comportamento dell’Autorità sanitaria regionale, nelle sue diverse articolazioni, in merito alla gestione della campagna vaccinale. È inaccettabile, che una piccola Regione come la nostra, tra l’altro in zona rossa, non ha la disponibilità delle dosi del vaccino necessarie a completare l’operazione “ultraottantenni” o comunque a farli a macchia d’olio mentre in altre Regioni hanno iniziato la vaccinazione dei soggetti di età inferiore. Pretendiamo troppo se chiediamo ufficialmente chiarezza ed equità nella gestione e distribuzione dei vaccini, in un momento di generale scoramento anche dovuto a questa nuova fase di massime restrizioni?

Ci domandiamo se questo disservizio è dovuto alla mancanza di vaccini nella nostra Regione oppure ad una cattiva distribuzione del vaccino. Inoltre, chiediamo l’intervento delle Istituzioni interessate, affinchè possano risolvere questo grave problema, che se dovesse perdurare potrebbegravare sulla pressione ospedaliera e causare altre vittime da Covid. Ci auguriamo, che tale grave carenza sia risolta dalla nostra Regione, in tempi brevissimi, visto che la pandemia viaggia in modo veloce, soprattutto tra le categorie più fragili, e non si ferma di certo davanti a carenze o disservizi strutturali.

CITTADINI INDIGNATI COMUNE DI TRAMUTOLA

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