LA DONNA SCOMPARSA DA PESARO SI ERA NASCOSTA IN UN CANNETO PROPRIO COME ELENA CESTE
I comportamenti dei soggetti psicotici sono una conseguenza delle loro idee deliranti, si nascondono per sfuggire ai loro immaginari persecutori
UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE
LA DONNA SCOMPARSA DA PESARO SI ERA NASCOSTA IN UN CANNETO PROPRIO COME ELENA CESTE
Criminologa Ursula Franco: “Elena Ceste era in piena crisi psicotica quando si nascose nel Rio Mersa per sfuggire ai suoi immaginari persecutori. Chi non impara dalla storia è destinato a ripeterla”
PESARO Dalle primi luci dell’alba (ndr 10marzo) vigili del fuoco, polizia e carabinieri, sono impegnati nelle ricerche di una giovane mamma, madre di due bambini, che non ha fatto ritorno a casa.
L’auto della donna è stata ritrovata sul ciglio della strada, nella zona nota come il Trebbio della Sconfitta, crocevia tra Candelara, Santa Maria dell’Arzilla e il Cairo di Mombaroccio.
Pesaro. Una donna di 27 anni di Santa Maria dell’Arzilla, che si era allontanata da casa in auto intorno alle ore 5:00 del mattino del 10 marzo, è stata ritrovata dopo 11 ore, intorno alle ore 15.00, nascosta in un canneto a lato di via Strada Gelata, a qualche centinaia di metri dal bivio del Trebbio di Candelara dove aveva abbandonato la sua Ford Ka.
Al momento del ritrovamento era supina, in ipotermia e in stato confusionale.
A ritrovarla sono stati i vigili del fuoco, è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasferita in ospedale.
Abbiamo interpellato in merito la criminologa Ursula Franco.
Dottoressa Franco, che ne pensa del caso di Pesaro?
La storia si ripete. Elena Ceste si nascose nel Rio Mersa e non fu trovata perché le ricerche furono fatte male, e non a causa di depistaggi, nessuno controllò infatti quel tunnel di cemento. Se il corpo della Ceste fosse stato trovato subito si sarebbe potuto concludere senza ombra di dubbio per una morte per assideramento in un soggetto in preda ad un delirio persecutorio.
Dottoressa, perché gli psicotici si nascondono?
I comportamenti dei soggetti psicotici sono una conseguenza delle loro idee deliranti, si nascondono per sfuggire ai loro immaginari persecutori.