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SENTENZA PETROLGATE, «IMPORTANTE TAPPA GIUDIZIARIA NELL’AMBITO DELLA TUTELA AMBIENTALE»

Soddisfazione dal vicepresidente del comitato “Aria pulita Basilicata onlus”, De Gregorio: «Dalle associazioni grande impegno»

Per il comitato “Aria pulita Basilicata onlus”, la sentenza penale emessa nel processo “Petrolgate” costituisce «una importante tappa giudiziaria nell’ambito della tutela dell’ambiente e delle popolazioni della regione Basilicata e delle altre regioni limitrofe del Sud Italia».

Per il vice presidente del Comitato, Degregorio, «l’azione profusa dalle associazioni ambientaliste e dai singoli lucani impegnati in questa vertenza giudiziaria è stata meritoria e oggi costituisce un solido viatico per il coinvolgimento massiccio di tutte le popolazioni della Basilicata nella tutela dei loro territori e del loro ambiente, come è avvenuto nel 2003 quando, a fronte della ferma ed equilibrata reazione popolare, il Governo Italiano è stato costretto a ritirare la insana proposta di costruire il deposito nazionale delle scorie nucleari a Scanzano Jonico nella costa jonica della provincia di Matera».

Oltre alle condanne penali, il Tribunale di Potenza ha condannato l’Eni a una sanzione amministrativa di 700mila euro e alla confisca di circa 44,2 milioni di euro, da cui sottrarre i costi già sostenuti per l’adeguamento degli impianti. «I cittadini e le parti sociali della Basilicata e delle altre regioni cointeressate ha concluso Degregorio, vice presidente del Comitato “Aria Pulita Basilicata Onlus” -, nelle forme dell’associazionismo organizzato, sono chiamati a vigilare costantemente, giorno per giorno, affinché i diritti per la tutela della salute pubblica e del territorio garantiti dalla Costituzione della Repubblica Italiana siano puntualmente rispettati da chicchessia».

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