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LA SFIDA DI COFIDI: DA 40 ANNI AL SERVIZIO DELLE IMPRESE LUCANE

La soddisfazione del presidente Pepe: «Un impegno che oggi in tempi di crisi e di rarefazioni finanziarie chiede ancora più valore»

Era il 13 marzo 1981, quando presso lo Studio del Notaio dott.ssa Bianca Pedio, in Potenza, su iniziativa della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Potenza, gli imprenditori Lopomo Antonio, Michele Avena, Francesco Schiavone, Paolo Santarsiere e Luigi Lamorgese scommisero con intelligenza perfino anticipatrice nel valore di animazione economica e produttiva di imprese e territori, dando vita al Cofidi Commercio della Provincia di Potenza, oggi Cofidi Sviluppo Imprese.

Sono passati quarant’anni da quella data in cui si è perseguito con tenacia e testardaggine l’obiettivo costitutivo della sua mission aziendale e che oggi in tempi di crisi e di rarefazioni finanziarie mai così tanto avverse rimane la sfida più bella e significativa a cui sono chiamati a dar valore, merito e responsabilità istituzioni, associazioni, imprese, banche in un grande patto del fare. Il salto nel futuro insomma viene da lontano, messo in bella forma dall’incipit statutario rimasto più che mai attuale: “Premesso che la Camera di Commercio di Potenza intende favorire l’associazionismo imprenditoriale nonché il progresso delle piccole e medie imprese della Provincia di Potenza. Premesso che le Banche operanti nella Provincia di Potenza si propongono di favorire lo sviluppo produttivo delle imprese aderenti al Consorzio Cofidi Commercio della Provincia di Potenza.”.

Quarant’anni sono anche un bilancio obbligato sul campo delle cose fatte e di cui portiamo orgoglio e soddisfazione per migliaia di pratiche in accessibilità, accompagnamento, rafforzamento creditizio a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese; per progettualità d’innovazione di prodotto e di processo aziendale; per interlocuzioni ministeriali sulle questioni dirimenti la finanza d’impresa e la fiscalità di vantaggio; per accordi stabili e frequenti con le banche e gli istituti di credito cooperativo; per regolazione e concertazione normativa con la Regione Basilicata. A snocciolare numeri e progetti sono il presidente Canio Pepe e il segretario generale Andrea Carriero: «Nel frattempo abbiamo lavorato sempre più per aumentare la capacità d’innovazione organizzativa e di copertura territoriale mettendo a segno 3 fusioni per incorporazioni di altri confidi.

Ed i numeri anche questa volta ci hanno premiato con oltre 6.000 imprese associate, 9.468 finanziamenti garantiti per un montante totale di € 453.612.303,00. Persino nel buio della pandemia i dati ci confortano. 3.571 soci attivi, impegni per garanzie in essere pari ad € 47.817.461,00 di cui Legge 108/96 € 4.856.746,00 con un volume dei finanziamenti concessi dalle banche convenzionate e garantiti dal Cofidi Sviluppo Imprese pari ad € 65.438751,00 di cui Legge 108/96 € 5.748.470,60 per un totale di 1.173 finanziamenti garantiti». «Siamo stati anche il primo Confidi Lucano ad essere iscritto nell’elenco dell’organismo di vigilanza sui confidi minori -aggiungono-, valutazione da parte del Medio Credito Centrale quale soggetto abilitato alla certificazione del merito del credito con punteggio massimo, nonostante gli strali finanziari dell’emergenza sanitaria.

Quarant’anni di sfide, passi avanti e fronti comuni con la Camera di Commercio, il sistema bancario operante nel nostro territorio, le imprese, senza dimenticare la Regione Basilicata che ha creduto nella bontà del nostro lavoro mettendoci una legislazione d’intervento per i Confidi e linee finanziarie dedicate nel FESR, 2007-2013 e 20142020 e che ora più che mai è chiamata a rinnovare la sua fase concertativa concretizzando progettualità, azioni, poste finanziarie con cui sollevare il quadro economico e produttivo delle imprese messo a dura prova se non proprio insidiato dalla crisi più drammatica degli ultimi tempi.

Chiediamo task force e tavoli negoziali mai di cerimonia ma di scopo comunitario tra la Regione, l’Abi, le associazioni datoriali e i sindacati per mettere attorno questioni, propositi, idee nella voglia impellente di far ripartire a pieno regime le imprese e con esse le vocazioni produttive del territorio di cui è costituita preziosamente ed oltre misura la nostra bellissima Basilicata e su cui sarebbe davvero colpevole mantenere silenzio e subire attendismo. Un ringraziamento all’intero sistema bancario per la prossimità di chi accompagna verso traguardi non sempre facili e di rischio ma non per questo meno salvifici».

«Un ringraziamento dovuto e sincero anche ai nostri associati. Senza la loro voglia di fare impresa non ci sarebbe mai stato il Cofidi Sviluppo Imprese che vive e si nutre delle loro animazioni e delle loro ostinazioni, trama intrepida di coraggio e di successo, di cui siamo davvero fieri. Un ringraziamento tributato ai Presidenti e ai Consiglieri di amministrazione che in questi anni si sono avvicendati e che non hanno mai fatto mancare la loro voce d’assenso e di decisioni sagge. Infine a tutto il personale, che pur con le insorgenze della pandemia ha permesso che la nostra storia lunga quarant’anni s’avveri ogni giorno» concludono il presidente Canio Pepe e il segretario generale Andrea Carriero

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