MELFI: «NON UN COLORE MA UNA GOMMA PER CANCELLARE LA PESSIMA FIGURA DI BARDI & CO»
Il consigliere comunale di Tricarico a colpi d’ascia sulla task force «pagata fior di soldi che non è in grado, dopo 12 mesi, di trasferire i dati corretti al Cts»
Il coro di dissenso per quello accaduto nell’ultima riunione del Cts che ha messo in stand by la Basilicata per la scelta della zona da indicarle per le misue anti Covid, non si è fermato solo ai sindacati. La poca chiarezza dei dati ha smosso una serie di commenti anche dal mondo della poletica. Come quello di Antonio Melfi consigliere comunale di Tricarico e già sindaco di Tricarico e consigliere regionale di Basilicata: «Non un colore ma una gomma per cancellare la pessima figura che Bardi & Co. stanno riversando su una intera regione abitata da gente laboriosa, onesta, paziente, resiliente ma ai limiti, ormai, della pazienza.
Nessuno in Italia dimenticherà questa situazione grottesca. Indice RT a 1,53 al calar del sole, ma a sera inoltrata RT a 1,20: Bardi si dimena in una confusione da coronavirus cerebrale. La Basilicata ancora una volta è al top della più inquietante disorganizzazione politico amministrativa: guadagna il più alto gradino del podio per l’indice RT, ma conquista anche il primo posto nella classifica della incompetenza».
«Una task force pagata fior soldi che non è in grado, dopo 12 mesi, di trasferire i dati corretti al Cts -continua-: una volta dimenticano di conteggiare i guariti, un’altra volta confondono l’incidenza giornaliera dei positivi su 100.000 abitanti con il numero totale degli attualmente positivi. E così, dopo due settimane di zona rossa che hanno praticamente azzerato l’economia lucana, forse scopriremo che i parametri comunicati alla cabina di regia non erano corretti, come non lo sono quelli comunicati oggi. Sicché siamo l’unica regione a non sapere ancora quale colore ci tocca: ma sappiamo bene che al governatore e ai suoi scudieri e ai suoi tecnici e luminari di contorno si addice il rosso intenso, cupo, quello della vergogna e dell’indecenza.
Ma cosa si aspetta a dire al generale e al suo luogotenente assessore alla sanità, si fa per dire, di andarsene perché la gestione del momento pandemico che si sta consumando nella nostra regione, non può e non deve continuare a rimanere nelle mani di improvvisatori e sprovveduti politici? Forza gridiamo che si faccia giorno, non fosse altro perché siamo la regione di provenienza di Roberto Speranza, il Ministro della Salute che giorno e notte sta impegnandosi a fondo, a prescindere dai risultati, nel cercare di uscire da questa angoscia: che brutta figura per il ministro Speranza dover esercitare una sorta di attività di tutoraggio, quasi di “dopo scuola” di antica memoria, proprio per la sua regione. E intanto aspettiamo….la notte porta consiglio.
Ma non possiamo continuare oltre a fare finta di niente. Sveglia consiglieri di opposizione, fate sentire la vostra voce se ancora ne avete!» conclude Melfi.