«CENTRODESTRA INTERESSATO ALLE POLTRONCINE DI POTERE: METODI DA “PRIMA REPUBBLICA”»
Commissariamento Asm e “spoils system”, per Braia è l’ulteriore conferma: «Altro che il cambiamento»
Fiume di domande proveniente da più parti e rivolto al presidente della Regione, Vito Bardi, sulla nomina del Commissario dell’Azienda sanitaria regionale Asm di Matera, Sabrina Pulvirenti. «I dubbi sono tanti su questa nomina ha dichiarato il consigliere regionale di Italia viva, Luca Braia che arriva dopo oltre un anno di ingiustificata attesa».
A non convincere, e non soltanto Braia, sono innanzitutto i tempi. In più c’è il dubbio che il Commissariamento non sia il passaggio intermedio per arrivare, previo Avviso pubblico, alla nomina del futuro Dg, ma che serve, come lo sospetta la Fials, per «traghettare la Asm verso il famigerato accorpamento per dar vita alla Azienda unica ospedaliera regionale». I tempi non convincono, così come la motivazione della nomina appare in evidente contraddizione. L’ex Dg Polimeni nel dicembre del 2019 comunicò alla Regione, ottenendo da Bardi e Leone il benestare ai fini della cessazione dell’incarico, di esser stato nominato Dg dell’Asl Friuli Occidentale.
Nell’interregno iniziato nel gennaio dell’anno scorso, all’Asm il facente funzioni di Dg Gaetano Annese. Dopo oltre 1 anno, la Giunta regionale si è accorta di come fosse «necessario superare l’attuale fase di affidamento delle funzioni direttoriali generali al direttore sanitario della struttura». Ciò per «garantire da subito», sempre a gennaio del 2020, il Governo dichiarò lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso alla diffusione del Covid-19, «una governance autorevole con l’individuazione di un manager in grado di assumere decisioni rapide ed efficaci in grado di contrastare con maggior efficacia l’attuale periodo di recrudescenza della pandemia, come registratosi negli ultimi tempi».
Queste le motivazioni, che il consigliere regionale Braia non ha esitato a definire «“umilianti” per chi, con sacrificio e poteri limitati, ha diretto l’Asm, Annese e Santarsia, durante l’evoluzione della pandemia e sino all’attuazione della prima fase del piano vaccinale, senza strumenti, insieme a tutto il personale medico e sanitario sotto organico di 200 unità, lasciati completamente in solitudine e in balia degli eventi dal governo regionale che ora cerca di scaricare le colpe delle criticità registrate, per le quali invece deve assumersi totalmente le responsabilità».
Per Braia, «ben 13 mesi trascorsi inutilmente e nei quali, se avessero voluto dare una governance pienamente legittimata ad operare a tutti i livelli di responsabilità, avrebbero dovuto immediatamente avviare e concludere la procedura di selezione (per la nomina del nuovo Dg, ndr), invece che tergiversare e depotenziare ancora di più l’intera Asm e in particolare il Madonna delle Grazie, ridotto a poco più che un poliambulatorio». «Un ritardo inaccettabile ha rimarcato Braia che causa una infinita e mai trovata piena intesa politica di un centrodestra litigioso, interessato alle poltroncine di potere, o a subappaltare fuori regione la gestione delle cose, invece di prodigarsi per portare a valore l’esistente, a vantaggio dei lucani e delle lucane».
Cronache Lucane, tra l’altro, ha, oltre che evidenziare i paradossi dell’atto di Giunta, sottolineato come pure la nomina del Commissario Asm, fosse finita nel frullatore dello spoils system del centrodestra lucano. La vicenda per Braia, «ricorda solo i metodi da “prima Repubblica” altro che il cambiamento, anche in questo caso». «Bardi ha concluso Braia quando intende riorganizzare la marcia e invertire la rotta delle sue truppe? Continuiamo a chiedercelo».