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IL COMMISSARIAMENTO DELL’ASM PUZZA DI BRUCIATO: SINDACATI E DIPENDENTI VOGLIONO CHIAREZZA

I lavoratori «offesi dalle motivazioni della nomina». Tempi e modalità non convincono: sospetti per un nuovo blitz sull’accorpamento con l’Aor di Potenza

Asm di Matera: l’aggiornamento, la nomina del Commissario Pulvirenti, sulle modalità di gestione attuate dal centrodestra lucano, in primis la Giunta regionale, ha spiazzato anche i sindacati. Tutti hanno dichiarato disponibilità collaborativa, ma tutti adesso vogliono chiarezza. «Ammettiamo che hanno spiegato il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano, e il segretario provinciale del sindacato NurSind, Patrizia Ferrari -avremmo preferito una soluzione diversa: avremmo preferito evitare il commissariamento per puntare sulla nomina di un manager locale, che potesse intervenire da subito conoscendo le criticità del territorio ma evidente sono state fatte valutazioni diverse». La Fials, invece, vuole sapere «come mai in piena pandemia e dopo più di un anno di vacanza del direttore generale Asm, la Regione Basilicata nomina un Commissario e non nomina un direttore generale»

«Sappiamo hanno spiegato il segretario generale Fials Matera Giovanni Sciannarella, il segretario aziendale Fials Matera, Marco Bigherati e il segretario Fials Adms Angelo Fracchiolla che il Commissariamento di un’azienda può avvenire in casi particolari, infatti il commissario straordinario, nell’ordinamento giuridico italiano è un ufficiale di governo nominato per far fronte a incarichi urgenti o straordinari. Il Commissario viene normalmente nominato in situazione di dissesto finanziario o se non sono stati raggiunti gli obbiettivi che gli sono stati assegnati. Essendo la Regione organo di governo che sulla sanità dovrebbe dettare i programmi ed ovviamente controllarne l’esecuzione ci chiediamo con questa nomina dove si vuole andare a parare».

Qui i dubbi, non solo della Fials. Per i sindacalisti, il Presidente Bardi e l’ assessore Leone «dovrebbero spiegare i programmi per l’Asm perché il nostro dubbio è che il Commissario serva per traghettare la Asm verso il famigerato accorpamento per dar vita alla Azienda unica ospedaliera regionale». Iniziativa già bloccata e sulla quale la Fials stesso si era spesa in senso contrario anche con una petizione con la quale ha raccolto 12mila firme.

Il sospetto del traghettamento verso l’accorpamento “camuffato” da Commissariamento, l’ha espresso anche l’associazione Aism Mathera che ha chiesto a Bardi e alla Giunta «perché non hanno nominato un Direttore Generale». «I nostri sospetti hanno proseguito gli esponenti dell’Aism Mathera si fondano sul fatto che il San Carlo di Potenza non ha numeri di Ricoveri e Bacino di Utenza sufficienti per sostenere un Dea di 2° Livello per quanto specificato dal Decreto ministeriale 70 a cui tutti le unità Sanitarie Italiane dovranno adeguarsi. Attendiamo il termine della ennesima proroga al dicembre 2022 per sapere se il San Carlo dovrà fare un passo indietro e tornare ad essere un Dea di 1° Livello come lo è sempre stato».

Per i dipendenti Asm, che hanno inviato una lettera al presidente Bardi, le motivazioni del Commissariamento «sono un’offesa non solo nei confronti del Dottor Gaetano Annese, che instancabilmente, senza un giorno di riposo, ha condotto le redini dell’Azienda tra Ospedale, lo stesso è Direttore del Dipartimento Ospedale-Territorio, nonché facente funzioni del Dipartimento Materno Infantile, e Azienda in un periodo difficile per tutti, senza oneri aggiuntivi per la Regione, ma anche nei confronti di tutto il personale in servizio: sanitario, tecnico e amministrativo».

«È come se hanno proseguito medici, operatori sanitari, personale tecnico e personale amministrativo che si sono dedicati appieno al lavoro abbiano ora bisogno di una persona autorevole perché tutto nell’Asm si metta a posto»

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