«IL DOCUMENTO STRATEGICO ANNUNCIATO DA BARDI NON È STATO PRECEDUTO DAL DIALOGO SOCIALE»
Cgil, Cisl e Uil contro la Giunta regionale: «La vera sfida di cambiamento per questa regione sono le revisioni delle procedure di scelta»
«Il sindacato confederale lucano aveva chiesto alla giunta Bardi, sin dai tempi del suo insediamento, la definizione di un documento programmatico che indicasse gli orientamenti e le priorità del governo regionale. Apprendiamo, in queste ore, di una delibera di giunta che avrebbe definito questo testo, tante volte annunciato ma mai realmente presentato, che ci risulta essere stato già trasmesso al Consiglio regionale. Il richiamo al ‘confronto con le parti sociali’ rappresenta per noi una sorprendente novità che dobbiamo smentire in quanto non rammentiamo quando la commissione insediata per l’elaborazione di questo documento avrebbe incontrato Cgil, Cisl e Uil, che si sono spesi, in questi due anni, in richieste di confronto su documenti frutto di una elaborazione programmatica unitaria». È quanto dichiarano i segretari generali di Cgil Cisl Uil, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli.
«Di sicuro avrebbe dato un segnale ben diverso il Presidente se, prima di tali annunci, avesse aderito alle numerose richieste di incontro inoltrate anche nelle ultime settimane, magari trasmettendo la bozza di questo piano strategico che proprio per la sua definizione dovrebbe essere la sintesi delle azioni in grado di affrontare l’emergenza pandemica e risollevare l’intera società locale. In tal senso, troviamo discutibile il metodo adottato che, ancora una volta, rifugge il confronto e il coinvolgimento delle parti sociali, ancor più nella consapevolezza che il momento che stiamo vivendo impone coesione e collaborazione da parte di tutti». «Dalle notizie di stampa, le uniche informazioni in nostro possesso, apprendiamo della rilevata (da noi più volte richiesta) necessità di una profonda revisione delle procedure e delle scelte che dovrebbe rappresentare la vera sfida del cambiamento per questa regione.
Ci auguriamo che questa volontà di discontinuità non sia solo frutto di una ottimistica interpretazione giornalistica, ma rappresenti davvero una novità nelle azioni, negli obiettivi e anche nella capacità di confrontarsi con la società civile lucana e sia da interpretare come la volontà di adottare un metodo di confronto partecipativo con le parti sociali e con il sindacato confederale in particolare, con il riconoscimento di legittimi soggetti di confronto permanente e di condivisione degli obiettivi da perseguire, oltre dei tempi e modi per realizzarli».
«Ci auguriamo che il presidente Bardi e la commissione incaricata abbiano tenuto nella dovuta considerazione i diversi documenti di proposte programmatiche da noi elaborati nel corso degli ultimi due anni e posti all’attenzione del confronto politico-istituzionale. Non conoscendo il contenuto del documento, al momento non entriamo nel merito di quelle che per noi sono solo anticipazioni giornalistiche, ma non possiamo che stigmatizzare il metodo scelto che ancora una volta esclude le parti sociali, preferendo procedere attraverso il solo canale del confronto politico, sicuramente legittimo sia pure a nostro avviso riduttivo e non esaustivo delle esigenze di tutta la comunità di Basilicata»