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LA FASE 2 IN DIVERSI COMUNI LUCANI RISCHIA DI SLITTARE OLTRE METÀ APRILE

Scorte ancora più ridotte, si rischiano ulteriori rallentamenti. Ma la Regione ha pensato a un Piano per recuperare il tempo perduto non appena arrivano le dosi?

Se l’obiettivo è accelerare la campagna vaccinale allora il mantra deve essere “vaccinare, vaccinare, vaccinare” e serve un esercito di professionisti senza entrare nella gara a stabilire se il vaccino lo farà il medico o il farmacista: ci troviamo di fronte alla guerra al virus e in una guerra bisogna ricorrere a ogni risorsa disponibile. Mantra che deve essere applicato soprattutto per qui comuni lucani che ancora oggi attendono di far partire la delicata Fase 2, per intenderci quella dedicata agli over 80.

Certo, la scarsità di dosi giunte in regione non ha di certo favorito la situazione come anche la sospensione di alcuni lotti di AstraZeneca. Lo stop dunque rischia di produrre un ulteriore rallentamento oltre a mille interrogativi rispetto alla definizione di un piano vaccinale in regione che incontra sempre numerosi ostacoli. È questo un timore diffuso soprattutto alla notizia, non ancora fondata che il 22 marzo sono previste in arrivo nuove dosi per far partire la Fase 2 nei 25 comuni lucani rimasti a secco sin dall’inizio.

Alla preoccupazione delle dosi però si aggiunge anche l’incognita legata alla logistica. La Regione Basilicata come intenderà recuperare il tempo perso? Domanda lecita se si considera che in diversi centri lucani alcuni medici di base, a cui era stata chiesta collaborazione per inoculare le dosi, si sono rifiutati di sostenere la campagna vaccinale. C’è chi coinvolge le farmacie, chi sceglie un solo medico di base, o chi si affida al personale dell’Esercito o della Marina. Benvenuti nel rebus della inoculazione dei vaccini anti-Covid. Ma se le altre regioni hanno scelto di affiancare l’avvio della campagna impiegando più personale in Basilicata si è ancor nel limbo. Eppure se dalla Regione la strada per un vero Piano è tutta che in salita si potrebbe chiedere supporto al Commissario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo.

La sua visione sull’accelerazione dei vaccini dovrebbe essere d’esempio a tutti, soprattutto a noi lucani che da tempo non sembriamo navigare in buone acque. Senza organizzazione il calendario delle vaccinazioni dei 42000 over 80 dell’intera regione arriva ben oltre la metà di aprile. Ma il tempo in questo caso è tiranno e sono in molti a sperare di poter recuperare almeno in parte il tempo perduto.

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