LA LEZIONE D’ONORE DI CAIATA A MARTI
Tacco&Spillo
Lo sguardo del segretario della Lega appulo-lucana, Roberto Marti, deve essere arrivato molto lontano se si è smanicato d’applausi e ringraziamenti per l’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Siena e per la quale, solo riguardo al filone tributario, è coinvolto il segretario lucano di Fratelli d’Italia nonché patron del Potenza Calcio, Salvatore Caiata, dimessosi con motivazioni di chiarezza e d’orgoglio politico che gli fanno davvero onore. Ora c’è da dire che altrettanta solerzia comunicativa di Roberto Marti non s’è affatto vista sull’accusa che la DDA di Potenza ha rivolto al leghista Pasquale Cariello, tributato persino dalla disinvolta solidarietà di Pasquale Pepe, vicepresidente della commissione antimafia. Eppure a raffreddare la cattiveria provocatoria di Roberto Marti sarebbe dovuto bastare l’ammonimento evangelico della pagliuzza e della trave, vista anche la richiesta al senato di utilizzo d’intercettazioni di sue conversazioni, nell’ambito dello stralcio dell’inchiesta sullo scambio case popolari-voti e per la quale non ha scelto la via onorevole delle dimissioni da segretario regionale. Ha scritto Anton Čechov: “L’onore non si può togliere, si può solo perdere”.