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POTENZA E IL “DIGITAL DIVIDE”: LETTERA APERTA DI UILM AL SINDACO GUARENTE

Rete internet «inefficiente», la sigla ha raccolto la richiesta d’aiuto di un cittadino di contrada Cerreta: «Installare nuove cabine»

In un periodo storico complicato, «ove l’accelerazione digitale, ha permesso di salvare in alcuni casi il lavoro e di proseguire il percorso di istruzione dei nostri giovani in età scolare, raccogliamo l’inaspettata richiesta di aiuto di un cittadino del Capoluogo, residente in Contrada Cerreta»: queste le parole della sigla sindacale Uilm che sul “digital divide” in salsa potentina, ha scritto una lettera aperta al sindaco Guarente.

«Portavoce del disagio – ha sottolineato la sigla che da anni vive, insieme alle decine di famiglie che abitano nella zona, ha denunciato la paradossale Odissea in cui si è imbattuto nel 2006, anno in cui si è trasferito nella contrada, e che oggi, in piena epoca di digitalizzazione, sembra non riuscire a concludersi».

La missiva è orientata, ha specificato Uilm, a chiedere al Sindaco Guarente «ed a tutti i soggetti coinvolti nella gestione della materia, un intervento risolutore sulla zona residenziale in causa, dove nonostante l’avvicendamento fra diverse compagnie telefoniche, i residenti, costretti a casa, dall’emergenza sanitaria, alle prese con smart working e Dad, non avendo una rete internet efficiente, sono costretti a ricorrere agli Hotspot degli Smartphone, caricandosi anche delle continue spese in termini di ricariche, per evitare di rimanere scoperti al termine dei Giga previsti dalle varie offerte, nonostante i vari contratti stipulati con le diverse compagnie telefoniche».

«Una situazione inverosimile – ha sottolineato la sigla che avrebbe le sue origini, nella saturazione delle cabine presenti nella zona residenziale, che ha costretto ad alcuni allacci presso cabine fisicamente più distanti, situate ad esempio a Santa Maria, la cui distanza inficia la velocità di rete. Perché scegliere sempre le vie più complesse, oltre che a scapito dei cittadini, che ricordiamo, non possono usufruire di un servizio così utile, soprattutto in questo momento storico, che ci ha costretti a velocizzare i tempi di digitalizzazione, quando la soluzione più logica, oltre che duratura nel tempo, sarebbe installare nuove cabine?!» ha concluso Uilm.

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