IL “GIALLO” DELLA “ZONA ARANCIONE”: LA SOLUZIONE DELL’ORDINANZA FANTASMA
Dai verbali della Cabina di Regia sulla Basilicata al dedalo di comma e articoli del Dpcm: l’automatismo del declassamento
L’azione di Governo è necessariamente secondo legge e le leggi, ordinarie o d’urgenza, nel caso del Covid-19 il riferimento è ai Dpcm, si compongono di articoli, comma e articoli e comma che rimandano ad altri articoli e comma: un burocratico dedalo per i cittadini spesso inestricabile. Così al già caso Basilicata dei numeri Covid, lo scorso fine settimana, con i dati giunti a Roma dalla notte all’alba, stante «l’incertezza» del giorno prima, la Cabina di Regia si è dovuta appositamente riunire di sabato per «analizzare i dati rettificati dalla Regione» Basilicata, si era aggiunto il caso “ordinanza”: per una volta, la paternità del “fantasma” non era attribuile a Bardi, bensì al Ministro Speranza. In molti, anche togati d’esperienza, a chiedersi il perchè da Roma solo un comunicato sulla “zona arancione” e non anche l’ordinanza. Invocata, persino, la “zona bianca” all’insaputa dei lucani stessi. La soluzione, nel dedalo inestricabile.
La spiegazione nel Dpcm del 2 marzo scorso, al comma 3 dell’articolo 33. Parole in musica, per i burocrati, pressocchè incomprensibili per i cittadini, e come dar loro torto. Leggendo il comma 3 dell’articolo 33 del Dpcm citato, i riferimenti «all’articolo 1, comma 16bis, del decreto-legge n 33 del 2020», nonchè i «di cui ai commi 1 e 2», il provvede, riferito al Ministro della Salute, «all’aggiornamento dell’ordinanza di cui al comma 1», il «conformemente a quanto previsto dall’articolo 1, comma 16-ter», per poi concludere con un ritorno all’«effettuato ai sensi dell’articolo 1, comma 16-bis». In sintesi, la richiamata prescrizione, spolpata da comma e riferimenti ad altri articolo, prevede che di suo, in modo che si protrebbe definire automatico, o meglio «conformemente», se la Cabina di regia per una regione verifica «un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive», allora ciò «comporta l’applicazione, per un ulteriore periodo di quattordici giorni, delle misure relative allo scenario immediatamente inferiore».
Salvo, per completezza, che la Cabina di regia stessa «ritenga congruo un periodo inferiore». La Basilicata, in estrema sintesi, è stata “zona rossa”, poi i dati, verificati dalla Cabina di regia, erano da “zona arancione”, regione arancione con o senza ordinanza. Questo stando ai “novellati”, poi ci sarebbe la «valutazione di probabilità», la «valutazione di impatto», la «classificazione di probabilità complessiva del rischio», che come dall’ultimo, di ieri, bollettino settimanale dell’ormai consueto monitoraggio del venerdì, per la Basilcata riportava «moderata ad alta probabilità di progressione», e via discorrendo fino ad approdare alla «resilienza dei servizi sanitari territoriali». Ad ogni modo, il “giallo” dell’arancione, risolto.