Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Assemblea del CSM
“È stato indispensabile individuare soluzioni comuni a fronte di quadri normativi nazionali molto differenti fra di loro. I risultati già raggiunti sono certamente importanti.“
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Il Presidente Mattarella ha presieduto l’Assemblea plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presieduto una seduta straordinaria dell’Assemblea plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura, con la partecipazione della Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ai sensi dell’articolo 5 del Regolamento Interno.
All’ordine del giorno del Plenum straordinario la “Richiesta di parere del Ministro della Giustizia sulla proposta di accordo con il Procuratore Capo Europeo, previsto dall’art.13, paragrafo 2, del Regolamento, per la determinazione del numero e della distribuzione funzionale e territoriale dei procuratori europei delegati”
Roma, 23/03/2021
Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Assemblea del CSM
Roma , 23/03/2021
Desidero cogliere questa occasione, in cui ha luogo il primo diretto confronto tra la Ministra della giustizia e il plenum del Consiglio Superiore, per esprimere alla Ministra gli auguri più intensi per il suo incarico.
La guida del ministro della giustizia è sempre di importanza primaria nella vita delle istituzioni del nostro Paese.
Lo è particolarmente in questo periodo, sia per gli adempimenti che nell’ambito del Recovery Plan riguardano il settore della giustizia, sia per le attese di necessari e importanti interventi riformatori oggetto di confronto in Parlamento.
Vorrei sottolineare l’importanza dello adempimento di quest’oggi, con l’approvazione del parere relativo alla procura europea.
Il percorso tuttora in atto per realizzarla e renderla operativa si è dimostrato piuttosto complesso.
È stato indispensabile individuare soluzioni comuni a fronte di quadri normativi nazionali molto differenti fra di loro. I risultati già raggiunti sono certamente importanti.
Li ha resi possibili la disponibilità al confronto e la ricerca di punti di incontro dimostrata dai vari Paesi aderenti a EPPO, accantonando la convinzione che la propria prospettiva fosse l’unica giuridicamente e politicamente sostenibile e accettabile.
La costruzione indispensabile di uno spazio comune per la tutela dei diritti impone la ricerca, con la necessaria attenzione, di pervenire a soluzioni condivise.
È quel che è stato prospettato stamattina e io rivolgo gli auguri di buon lavoro.
La seduta è tolta
Vorrei aggiungere che mi spiace che mi sia precluso il consueto giro per i saluti individuali, ma il saluto collettivo è comunque altrettanto intenso.
Buon lavoro