LA POLITICA SENZA AUTOCRITICA NÈ UMORISMO

A guardare la solidarietà d’ufficio c’è da credere che il sondaggio di SWG abbia affaticato molti sonni, soprattutto per via di quell’aura propagandata del fare governativo di Vito Bardi così miseramente svaporata con l’ultimo posto assegnato dai lucani. Eppure nonostante il termometro della statistica, la febbre della politica è salita fino a rispolverare la furbata del vittimismo perché potenze del male sono impegnate “affinché l’operato di questo governo venga il più possibile rallentato”. Ora tanto per intenderci l’autore di questa trama da spionaggio balneare non è uno 007, ma l’assessore regionale Rocco Leone che intona il cahiers de doléances per mascherare le inconcludenze sulla sanità: dai tremila tamponi alle liste d’attesa, dal soccorso di Puglia e Lazio sui vaccini antinfluenzali al famigerato ospedale del Qatar, dalle dimissioni di Barile alla campagna vaccinale. La narrazione in eccesso d’ironia mira anche a ritoccare l’età dell’anziano governatore Bardi così da fargli assumere le sembianze faustiane di un “giovane di 70 anni”. Ha scritto Luciano De Crescenzo:“I vecchi che posseggono il senso dell’umorismo hanno diritto al trenta percento di sconto sull’età”.