PROSEGUE L’IMPEGNO ENI PER L’OSPEDALE LOCALE: DONATI CASCHI RESPIRATORI, ECOGRAFI E ANCHE 100MILA MASCHERINE COVID
Consegnati al noscomio 50 caschi respiratori, 2 ecografi e 100mila mascherine
Eni continua a supportare l’ospedale “San Pio da Pietrelcina” di Villa d’Agri nelle attività di contrasto alla pandemia da Covid-19 e ha consegnato 50 caschi per terapia respiratoria a pazienti affetti da Sars-Cov2, 2 ecografi, 100.000 mascherine FFP2, 240.000 mascherine chirurgiche, 2.240 litri di gel igienizzante, 20 generatori di flusso.
La consegna di questi dispositivi fa seguito a quella di 7 ventilatori polmonari avvenuta il mese scorso, secondo specifiche esigenze evidenziate dai responsabili del presidio ospedaliero di Villa d’Agri. Già nel corso della prima ondata dell’epidemia, Eni aveva fornito supporto alle strutture sanitarie lucane con le donazioni all’ospedale di Villa d’Agri e all’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” di Potenza (centro regionale di riferimento per il Covid-19) di mascherine, ventilatori e letti per la terapia intensiva e la rianimazione.
A consegnare il materiale il responsabile del Distretto Meridionale dell’Eni, alla sua prima uscita pubblica, Eugenio Lopomo: «Eni fin dall’inizio della pandemia si è sempre attivata per acquistare e portare strumenti per il contrasto alla pandemia. Eni si è sempre profusa in Basilicata, questa rappresenta solo una ulteriore consegna di importante materiale sanitario in un ospedale fondamentale per noi proprio perchè vicino ai nostri impianti produttivi». Soddisfatto della donazione anche il Dg dell’Aor San Carlo Spera che ha ringraziato Eni per la sua presenza costante in questo periodo di pandemia a riprova che «anche una multinazionale può essere radicata sul territorio e dare risposte anche su settori non di sua competenza come quello sanitario.
Il rapporto tra noi e l’Eni si è susseguito non solo con la consegna si materiale di sicurezza per il nostro personale ma anche con la donazione di apparecchiature utilissime nella gestione della pandemia sui pazienti». L’Eni dimostra dunque di essere presente non solo territorialmente per quel che concerne l’economia ma anche per fornire dove necessario un sostegno alla regione.