IL «LATO NOTTURNO» DELLO SVILUPPO LUCANO RAPPORTO BES-ISTAT: L’ANALISI DELLA UIL
Per Vainieri del Centro studi sociali e del lavoro ancora preoccupanti i numeri del mercato degli occupati
La nuova metrica del sociale in Basilicata si legge attraverso il recente Rapporto Bes/Istat 2020 (Benessere equo e sostenibile). «A tirare una diagonale tra i tanti numeri del Bes ha dichiarato Giancarlo Vainieri del Centro studi sociali e del lavoro Basilicata Uil. il campo si divide. Per un verso il “lato notturno”, poco illuminato,il lato ruvido, ripetitivo del costume dei lucani, insieme al mancato sviluppo locale. Dall’altra parte, come in un dualismo interno, c’è il “lato della effervescenza sociale” che spinge, avanza, si contamina nei flussi esterni». La regione, tuttavia, «mantiene alcuni valori assoluti migliori tra quelle del Sud che però registrano nel tempo una inversione di marcia, un recupero con un miglioramento costante dei dati».
La Basilicata invece subisce una lenta ma inflessibile contro tendenza negativa specie con riferimento agli indici Salute, qualità del Lavoro, condizioni economiche minime, innovazione, ricerca e creatività. «Nel lato “notturno” e negativo ha spiegato Vainieri spiccano gli insoddisfacenti 54 anni della “speranza di vita in buona salute” (59 anni media Ita-italiana); l’alto tasso di 17,5 (su diecimila residenti) di “morti evitabili” (Ita16Nord15,5). E poi sfigura quel 53% di “multicronicita” (Ita-44%) e quell’inaccettabile 4 su 1000 nati della “mortalita infantile”. Modesta appare l’attenzione agli “stili di vita” della polazione.
Nonostante tanti strombazzamenti! Al contrario , nel “lato brillante”, rilucono la “speranza di vita alla nascita”, l’indice di salute mentale; quelli della mortalità da tumori e da demenze». «Il Bes ha proseguito Vainieri ci informa di un basso tasso di occupazione che oscilla intorno al 53%; di una elevata “mancata partecipazione al Mercato del Lavoro”; di una limitata “trasformazione di lavori instabili in stabili”. In assoluto il tasso di infortuni sugli occupati è il più alto in Italia(24-10mila occupati).
Il profilo dell’istruzione è più positivo: un significativo alto tasso di “passaggio all’universita” dei diplomati (52,5%), una discreta partecipazione alle attività di “formazione continua”,una buona dotazione di “Laureati in discipline tecnico scientifiche” (Bas18%, Mezz-14%, Ita15%)». «Invece troviamo nel territorio negativo la “intensità di ricerca” (Bas-0,61%), la propensione alla brevettazione (Bas9,8%, Mezz13%, Ita-77%).
Ridotta la quota di ‘lavoratori della conoscenza(15,4%); contenuta l “innovazione del sistema produttivo”. Insieme ad un incompiuta diffusione del il mondo digitale nelle famiglie, nei servizi, con un ridotto numero degli occupati digitali di base o elevati». «Il Bes 2020 ha rimarcato Vainieri è un quaderno dei cambiamenti lucani possibili e necessari .Ma per cambiare tantesono le progettualità e le idee. Come si realizzano? Quel che manca è il dialogo sociale, anche il confronto ed il conflitto. Insieme all’affidarsi con premura e “consegnarsi” agli altri, senza riserve e misure». «Decisivo ha concluso Giancarlo Vainieri del Centro studi sociali e del lavoro Basilicata Uil è passare dal “lato notturno”, dalla “pesantezza” del sistema, alla “leggerezza” delle emozioni, dei timori ed ai fermenti, allo “stato nascente” dei contemporanei : una nuova atmosfera della “regione di domani”».