QUESTIONE VIVIANI, IL COMUNE DI POTENZA CHIARISCE DOPO LE «ERRATE INTERPRETAZIONI»
Dopo l’ultima conferenza in materia, il sindaco Guarente e l’assessore Guma sono intervenuti: «Avviati percorsi distinti»
Aseguito dell’ultima conferenza stampa, nel corso della quale si è affrontato il tema dell’impiantisca sportiva in città e «a seguito delle errate interpretazioni e valutazioni susseguitesi nei giorni successivi che hanno portato a travisare e/o male interpretare la volontà e l’azione esplicitata da questa Amministrazione, riteniamo doveroso fare delle precisazioni. Abbiamo avviato due distinti percorsi». Così si esprimono in una nota congiunta il sindaco Mario Guarente e l’assessore allo Sport Patrizia Guma.
«E’ stato avviato l’iter amministrativo – spiegano Guarente e Guma – per la redazione di un avviso pubblico concernente la manifestazione di interesse rivolta alla riqualificazione dello stadio comunale ‘A. Viviani’. E’ stata richiesta alla Regione Basilicata la convocazione di un tavolo politico-amministrativo finalizzato, da un lato, ad acclarare la volontà politica degli Enti interessati e, dall’altro, a individuare lo strumento giuridico idoneo al successivo passaggio di competenze/trasferimento dell’area Ex Cip Zoo di via della Fisica per la creazione di una ‘Cittadella dello sport’.Da tale chiaro indirizzo appare del tutto evidente come ci sia la ferma volontà dell’Amministrazione comunale di valorizzare il patrimonio sportivo, investendo sull’impiantistica sportiva comunale e tenendo ben presente il ruolo centrale che la squadra di calcio del Capoluogo svolge in termini di appartenenza, aggregazione e non ultimo di indotto economico».
«Ad ulteriore riprova della consapevolezza del percorso avviato dall’Amministrazione – hanno speicifcato sono, altresì, chiari gli strumenti giuridici disponibili in materia. Al riguardo, giova sottolineare l’opportunità offerta dalla Legge Lotti (riferimenti: articolo 1, comma 304, della legge n. 147/2013 e art. 62 del D.L. n. 50/2017) tanto discussa nelle ultime settimane, e l’iter che necessariamente una pubblica amministrazione deve seguire.
Si tratta sicuramente di una procedura semplificata, ma riferendosi a suoli o impianti pubblici, non può prescindere da una procedura a evidenza pubblica. In maniera sintetica: il soggetto proponente che intende realizzare l’intervento deve presentare al Comune interessato uno studio di fattibilità quale progetto preliminare, corredato di un piano economico-finanziario e, dato importante, di un accordo con una o più associazioni o società sportive utilizzatrici in via prevalente dell’impianto su cui si vuole investire.
A seguito della presentazione della suddetta documentazione, il Comune, previa conferenza di servizi preliminare, convocata su istanza dell’interessato in ordine allo studio di fattibilità, ove ne valuti positivamente la rispondenza, dichiara il pubblico interesse della proposta. Il soggetto proponente presenta al Comune il progetto definitivo e l’Ente, previa conferenza di servizi decisoria con tutti i soggetti titolari delle specifiche competenze in ordine al progetto presentato, delibera in via definitiva sul progetto. Inoltre, nell’ipotesi di interventi da realizzare su aree di proprietà pubblica o su impianti pubblici esistenti, il progetto approvato è fatto oggetto di un’idonea procedura a evidenza pubblica. Alla gara è invitato anche il soggetto proponente, che assume la denominazione di promotore e il bando specifica che il promotore, nell’ipotesi in cui non risulti aggiudicatario, può esercitare il diritto di prelazione entro 15 giorni dall’aggiudicazione definitiva e divenire aggiudicatario se dichiara di assumere la migliore offerta presentata».
«Altra agevolazione – hanno dichiarato Guma e Guarente consentita è che il suddetto studio di fattibilità, al fine del raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa, può comprendere la costruzione di immobili con destinazione d’uso diversa da quella sportiva, complementari o funzionali alla fruibilità dell’impianto sportivo e, laddove si tratti di interventi da realizzare su aree di proprietà pubblica o su impianti pubblici esistenti, può contemplare la cessione del diritto di superficie o del diritto di usufrutto su di essi. Nei primi due anni di impegno amministrativo abbiamo cercato di porre rimedio alle tante criticità ereditate sull’impiantistica sportiva.
Con particolare riferimento allo stadio comunale ‘A. Viviani’ e al rapporto con la società Potenza Calcio, concessionaria del medesimo impianto, pur nelle ristrettezze del bilancio comunale, abbiamo dato alcuni segnali di attenzione importanti, quali l’abbattimento dei pali all’ingresso della struttura (23.912 euro di spesa), i lavori eseguiti sull’impianto elettrico (11.953,4 euro di spesa), l’esonero dal canone annuo per l’intera stagione sportiva 2020-2021 (5.000 euro), il rimborso delle utenze relative ai consumi riferiti alla stagione sportiva 20202021 (impegno di spesa pari a 35.000 euro – pagamento già effettuato in data 9 febbraio 2021 pari 17.714,63 euro).
L’Amministrazione, concludono il Sindaco e l’assessore allo Sport – pertanto, proseguirà convintamente nell’iter amministrativo avviato e, nei prossimi giorni, incontrerà i potenziali ‘investitori”»