TIROCINI PER STUDENTI SOSPESI, I LUCANI DELLA CATTOLICA PROTESTANO: «VOGLIAMO IL VACCINO PER TORNARE IN CORSIA»
L’appello degli universitari lucani della Cattolica a Leone: «Siamo gli operatori sanitari del futuro, ci metta al sicuro e ci inserisca in un Piano chiaro»
Sono diversi gli studenti lucani dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Roma che, prima di questa pandemia, svolgevano il loro tirocinio presso l’ospedale San Carlo di Potenza. Il Covid ha pero bloccato tutto. «Ormai e’ da dicembre 2020 spiega il giovane studente di Potenza Alex Perrotta che non posso svolgere l’attività di tirocinio presso il San Carlo. Eppure si tratta di una parte fondamentale del mio percorso di studi. Tutto ciò accade perché tutti noi studenti di medicina non siamo ancora stati vaccinati. La nostra regione non ha ancora quindi predisposto nessun piano vaccinale per noi.
Non siamo stati ancora inclusi in nessuna categoria e così ci troviamo impossibilitati a tornare in corsia. La nostra richiesta è semplicemente quella di poter avere la vaccinazione, di poter svolgere il tirocinio che non solo è un nostro diritto ma che sentiamo anche un po’ come un nostro dovere. In una situazione di take emergenza anche noi vorremmo fare la nostra parte. Ci sentiamo potenzialmente delle braccia in più in ospedale che potrebbero dare man forte agli operatori in difficoltà. Hanno lo stesso problema tanti altri studenti del nostro corso e parlano non solo dj laureandi in medicina ma anche di infermieri, ostetriche, tecnici di laboratorio e radiologia, logopedisti. Nessuno di noi ha ricevuto il vaccino. Siamo centinaia». Altre testimonianze.
«Se avessi di fronte l’assessore alla sanità Leone spiega lo studente, Salvatore Mona gli chiederei come mai non siamo stati inseriti in nessun piano vaccinale nonostante siamo dei tirocinanti infermieri. Noi siamo i prossimi futuri infermieri quindi noi vorremmo essere considerati come tutti gli altri operatori sanitari. Vogliamo mettere al sicuro le nostre famiglie e contemporaneamente vorremmo ritornare a fare tirocinio. Si tratta di un nostro diritto. Si tratta del nostro allo studio. Non chiediamo niente di più che poter fare tirocinio in ospedale. Chiediamo solo di poter concludere il nostro percorso universitario come tutti gli altri anche perché siamo l’unica regione dove noi non siamo stati ancora vaccinati e quindi non possiamo tornare in corsia». Infine una giovane futura infermiera spiega perché non si tratta di voler scavalcare nessuna priorità. «Essendo tante le categorie in difficoltà conclude la giovane studentessa, Arianna Basentini si potrebbe obiettare che la nostra esigenza e’ secondaria. Tuttavia ciò che chiediamo e’ di avere una voce e di essere ascoltati.
Chiediamo delle delucidazioni su ciò che sarà il destino ed il proseguitò del nostro corso di studi soprattutto in merito alla ripresa delle attività di tirocinio che per la nostra futura attività sono fondamentali. Noi pensiamo anche al bene delle persone che un domani andremo a curare e vogliamo che debbano sentirsi in mani sicure e competenti.
Tutto ciò può essere garantito solo attraverso la formazione di tirocinio che purtroppo in questo momento non ci sta venendo erogata per la questione vaccini. Noi vorremmo semplicemente essere inclusi nel piano vaccinale della regione Basilicata ed è l’unica cosa che stiamo chiedendo alla politica lucana». Più chiaro di così…