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TITO SCALO, PRESIDIO DEI LAVORATORI TFA DAVANTI I CANCELLI DELLO STABILIMENTO

Il picchetto è stato organizzato dai sindacati: «Necessario dire no alla possibile chiusura annunciata nei mesi scorsi»

Ieri mattina, davanti i cancelli dello stabilimento Tfa di Tito Scalo, è scattato un presidio delle organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uim. Assieme a loro, i lavoratori ed una nutrita rappresentanza dei sindaci dell’area (una decina), che ha partecipato al sit-in di protesta nel piazzale dell’azienda TFA di Tito Scalo, per sostenere gli operai, i sindacati e il Comune di Tito, nella lotta contro la chiusura dello stabilimento di Tito Scalo. Dei 48 dipendenti attualmente in servizio, circa 20 andranno in pensione entro fine anno mentre altri rischiano il trasferimento a Caserta. «Un presidio necessario – hanno sottolineato i sindacati per dire no alla possibile chiusura annunciata da TFA nei mesi scorsi e per sollecitare le istituzioni locali e regionali a mettere in campo ogni iniziativa necessaria per rilanciare il sito ferroviario, creando così opportunità reali per il futuro occupazionale».

Per lunedì e’ stata convocata una riunione in videoconferenza, richiesta proprio dalle sigle sindacali, in cui saranno presenti la Regione Basilicata, l’azienda, le Organizzazioni sindacali, nazionali e locali, ed i sindaci interessati, durante la quale è previsto un presidio dei lavoratori sotto la regione Basilicata. «E’ necessario salvaguardare l’occupazione in “ terra lucana “ dicendo NO in maniera chiara al trasferimento dei lavoratori presso il sito di Caserta .

Tutti noi abbiamo il dovere di tenere aperto quel cancello e sopratutto considerare il sito lucano strategico nel presente e nel futuro in un’ ottica di interazione e di rete nella visione di un distretto ferroviario lucano caratterizzato dalle enormi potenzialità, sicuramente già presenti, ma anche nella finalizzazione di nuovi soggetti in un mercato in grandissima espansione» hanno concluso i sindacati.

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