SUI SOGGETTI FRAGILI BARDI S’IMPEGNA: «A BREVE 72 VACCINAZIONI AL GIORNO»
Il governatore fa i complimenti a Cronache per aver sollevato la questione. «Arriverà la task force di Figliuolo in Basilicata»
Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha deciso di dare ascolto agli appelli che gli giungono da più parti. Dopo aver passato mesi ad evitare confronti e richieste questa volta in prima persona decide di mobilitarsi, e lo fa a favore dei più fragili e dei giovanissimi studenti universitari. Bardi risponde agli appelli lanciati da queste colonne, sia per introdurre nel Piano vaccinale tanto i più fragili quanto gli studenti della Cattolica che prestano tirocinio all’ospedale San Carlo di Potenza, dopo neanche 24 ore dalle sollecitazioni.
«Il presidente Draghi ha dedicato una lunga riflessione alla Scuola. In Basilicata siamo a buon punto. Alcune considerazioni. Complimenti all’Ufficio scolastico regionale per la Basilicata che ha redatto un programma preciso e compiuto. Voglio ringraziare i media locali che hanno sollevato il tema della vaccinazione dei 177 tirocinanti. In 24 ore abbiamo risolto il problema.
Questo significa fare squadra». È questa la risposta che Bardi ha voluto dare a Cronache dopo aver riportato la voce dei giovani universitari che chiedevano di poter tornare in corsia. Come confermatoci da loro si avvieranno già oggi le prime inoculazioni presso il tendone del Qatar a Potenza (come riportiamo nell’articolo di sotto). Ma se per i tirocinanti oltre alla risposta è stato più facile anche mettere in moto la macchina organizzativa per le categorie più fragili bisogna attendere qualche altro giorno. «Nelle prossime ore un medico e due infermieri della task force di Figliuolo saranno in Basilicata.
Grazie a questa unità potremo fare 72 inoculazioni in più ogni giorno ai più fragili» fa sapere ancora il governatore lucano. Notizia importante considerato che proprio nell’edizione di ieri riportavamo la sollecitazione del dottor Gianuario Frittella, dirigente medico, anestesista, rianimatore, che si è fatto portavoce delle istanze dei soggetti più fragili che ormai da tempo chiedono il vaccino ma che, ad oggi, non rientravano in nessun piano della Regione. Inutile ricordare come il virus su alcuni pazienti con patologie croniche sarebbe letale. Ed è per questo che da più parti si è giunta l’esigenza di far sentire la propria voce.
Certo, tre sanitari in più non faranno certamente la differenza ma sapere che ogni giorno anche in Basilicata (tra le poche regioni che doveva ancora attivarsi) 72 vaccini saranno dedicate a questi persone con importanti patologie è certamente un punto di partenza. Il dottor Frittella al momento non canta ancora vittoria e contattato nuovamente dalla nostra redazione ci fa sapere che «in data odierna è stata formalmente inoltrata una pec al presidente della Giunta regionale.
E per conoscenza ad altri destinatari. L’oggetto è stato ampiamente divulgato. Le diverse migliaia di soggetti fragili che io sono orgoglioso di rappresentare rimangono in stand by ed io come loro rimango in stand by a fronte della su citata richiesta formale». Insomma, tra le righe del dottor Frittella è possibile leggere che per quanto le parole del governatore abbiano fatto piacere si attendono i fatti concreti. E come lui anche noi manterremo i riflettori puntati in attesa di vedere queste 72 vaccinazioni al giorno.