CUP, ANCHE DATACONTACT E LUCANIA SISTEMI DANNO LA LORO VERSIONE
Sui ricorsi alla Giustizia amministrativa, dichiarano: «Difesa dei propri interessi giuridici nelle sedi deputate»
Cup e aggiudicazione del maxi appalto milionario per la gestione del call center sanitario regionale: dopo l’ufficio Amministrazione digitale, anche le 2 società in proroga dal 2015, Datacontact e Lucania sistemi, hanno inteso intervenire sugli articoli di Cronache Lucane. Le due società attualmente attendono due verdetti dalla Giustizia amministrativa: dalConsiglio di Stato e dal Tar di Basilicata sulla riconferma, a gennaio scorso, della loro esclusione dall’appalto che risulta aggiudicato a Gpi e Publisys. Datacontact e Lucania sistemi, hanno voluto precisare che non si tratta di ostruzionismo strumentale, ma di «tutela in sede contenziosa dei propri interessi giuridici».
«Le società si sono limitate a difendere i propri interessi giuridici hanno proseguito Datacontact e Lucania sistemi nelle sedi deputate e proprio nell’esercizio del proprio inalienabile diritto di difesa con temi riservati alla competenza ed equidistanza del giudice amministrativo». «Nel caso concreto hanno specificato -il ricorso al giudice amministrativo da parte delle società è figlio di atti dell’Ente Regione giudicati evidentemente invalidi dagli stessi giudici, al Tar e al Consiglio di Stato perla procedura relativa al bando annullato definitivamente nel 2018».Ilriferimento all’annullamento del precedente appalto, dopo la sentenza citata del Consiglio di Stato, va ulteriormente dettagliato aggiungendo che vero è che è stata invalidata l’allora aggiudicazione alla prima classificata, ma aù contestualmente anche le offerte delle 2 stesse società, come sancito dai massimi giudici amministrativi, sono state estromesse.
Di qui, il rinnovo dell’intera gara. Una vittoria sì, quella di Datacontact con Lucania sistemi, ma sugli altri, e non per la parte che le riguardava direttamente. Perle 2 società, quindi nessun “giallo” sulla mancata stipula, con nuovo aggiudicatario, di un «contratto che ricordiamo impiega oltre 120 persone e che potrebbe essere successivamente travolto da eventuali, e temporalmente non distanti».
Da precisare che i livelli occupazionali anche in caso di cambio di gestore sono comunque assicurati dalla clausola sociale. Vero è che il linea astratta cìè un rischio di impresa, ma gli stipendi dei lavoratori, inoltre, sono corrisposti con i soldi pubblici stanziati per il Cup. Cronache ha inteso approfondire il tema dell’ordinanza del Tar, che tratterà nel merito, ad aprile, la richiesta di sospendere l’efficacia dell’esclusione per Datacontact e Lucania sistemi, così come risancita dalla Suarb a febbraio, con il Dirigente dell’ufficio Amministrazione digitale della Regione, Coluzzi. Coluzzi ha specificato che per l’avvocatura regionale, il Tar ha accolto l’istanza cautelare pur non ravvisando l’estrema gravità.
Di conseguenza, si sta attenendo alle indicazioni fornite da chi di competenza. Sullo stand still e sul Decreto semplificazioni, il dirigente Coluzzi ha prodotto ulteriori chiarimenti. In riferimento al temporeggiare sulla firma del nuovo contratto è emerso, in sintesi, calcolando anche lo stand still, un bilanciamento di interessi tra i giorni mancanti al verdetto e la possibile esposizione economica, in termini di eventuale risarcimento danni, se il Tar dovesse ribaltare l’aggiudicazione.
L’udienza si terrà il 14 aprile, ormai con buona pace dello stand still, del Decreto semplificazioni e della preventiva stipula di una polizza assicurativa della propria responsabilità civile derivante dalla conclusione del contratto, si attenderà altre 2 settimane.