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“BUBBONE” PROROGHE E RITARDI, IL “DOSSIER” SUARB CONVINCE IL CONSIGLIO: APPROVATA LA PDL DI FI

Soddisfatti Piro, Acito e Bellettieri. Stazione unica appaltante regionale e Enti e Aziende sanitarie: ecco come cambiano rapporti e gestione degli appalti

Modifica parziale, ma molto incisiva nella sostanza, del relativo quadro normativo del 2013 riguardante l’istituzione e la regolamentazione della Stazione unica appaltante Suarb: il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge di Forza Italia. Dopo il “bubbone” delle proroghe, con il “dossier” Suarb, il consigliere regionale Vincenzo Acito è riuscito a dimostrare, conti alla mano, gli innumerevoli ritardi nelle gare della Stazione unica appaltante. Acito ha rilevato, per esempio, che ci sono anche appalti regionali che a oltre 3 anni e mezzo di distanza dall’indizione non risultano ancora definitivamente aggiudicati.

La fotografia del disastro è risultata inattaccabile, diverso il ragionamento sulla soluzione prospettata dai forzisti. Invece che fare un controllo della reale efficienza e competenza di chi in Suarb lavora, oppure, in alternativa, potenziare l’organico della Stazione appaltante, si è preferito il “libera tutti”. Soddisfatti dell’approvazione della pdl in Consiglio, il gruppo consiliare in Regione di Forza Italia, composto dal capogruppo Francesco Piro con Acito e Gerardo Bellettieri, ha spiegato come «la proposta di legge approvata consente di snellire il numero delle procedure che gravano sul Suarb, portando a 5milioni e 350mila euro di euro il tetto degli appalti dei lavori e a 214 mila euro quello dei servizi e forniture che debbano richiedere l’intervento della Stazione unica appaltante». In caso di «necessità ed emergenza», inoltre, si potrà ricorrere al supporto di altre centrali di committenza qualificate mediante l’iscrizione all’Anac.

Così, per Forza Italia, si risolverà il “bubbone dei ritardi Suarb che causano le proroghe tecniche, che, come sottolineato dai consiglieri regionali di Forza Itlia, «vengono intese dall’Autorità nazionale anti corruzione (Anac) come un “ammortizzatore pluriennale di inefficienze”, spesso dovuto alla mancanza di una corretta programmazione delle acquisizioni di beni e servizi e delle attività di gara». «Siamo lieti hanno dichiarato Piro, Acito e Bellettieri che sia passata la linea dello snellimento procedurale, che non sottende nessuna azione di controllo, come più volte ripetuto, ma solo l’attiva consapevolezza del sovraccarico del lavoro a cui la Suarb è tuttora sottoposta per tutti gli appalti superiori alla soglia comunitaria per servizi e forniture e tutti quelli superiore al milione di euro per i lavori degli enti sub regionali e delle Asp, Asm e Consorzi, Consorzi di bonifica, ecc. La politica ha il ruolo e l’obbligo morale di arginare queste inefficienze, e lo fa attraverso un intervento legislativo finalizzato a sensibilizzare i soggetti preposti per una rapida ed efficiente programmazione e gestione del processo di affidamento delle gare». «La pdl approvata hanno aggiunto Acito, Bellettieri e Piro punta ad adeguare gli importi di riferimento, per le competenze specifiche di Suarb, a quelli indicati dalla normativa nazionale, soglia comunitaria per servizi e forniture e soglia comunitaria per lavori,, oltre a fornire a Suarb la possibilità di essere supportata da altre centrali di committenza riconosciute dall’ Anac, nello specifico Consip per il settore sanitario ed altra centrale di committenza, sempre riconosciute dall’Anac, negli altri settori.

Questo disagio amministrativo, che ha ricadute pesanti sul sistema produttivo per la concessione degli appalti, deve essere risolto e, in fretta, in vista della necessità di far ripartire il settore e l’economia lucana. E soprattutto per consentire la gestione corretta e rapida dei finanziamenti attesi grazie al Recovery Fund, che vede già la Regione attiva, dal punto di vista delle relazioni con i ministeri competenti, al fine di garantire un certo e concreto sostegno alle progettualità locali».

«Con questi ritardihanno concluso i consiglieri regionali di Forza Italia, Piro, Acito e Bellettieri sarebbe problematico immaginare di poter affrontare la grande scommessa degli appalti con le risorse del Recovery Fund, che, secondo previsioni attendibili, potrebbero variare da 3 a 5 miliardi di euro per finanziare le progettualità lucane. Diventa, quindi, indispensabile adottare soluzioni che consentano di accelerare le procedure di gara e ridurre al minimo, se non eliminare, il sistema delle proroghe che sono l’antitesi della trasparenza e della concorrenza».

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