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JOHNSON & JOHNSON, SUL DEBITO L’ASP LA SPUNTA: PAGHERÀ SOLTANTO UN QUINTO

Per il ritardato pagamento di fatture, la SpA voleva 237mila euro: tra prescrizione e abbuoni, ne incasserà solo 44mila

Rapporti tra la Johnson & Johnson Medical SpA , con sede a Pratica di Mare, Pomezia, e l’Asp: i vaccini e l’epidemia Covid non centrano, ma i passivi economici sì. Come emerge dalle 31 note di debito, l’Azienda sanitaria di Potenza per «ritardato pagamento di fatture» si è esposta nei confronti della Johnson & Johnson per complessivi 237mila e 930 euro. Il debito più datato, di quasi 3mila euro, è stato contratto dall’Ex Ausl numero 3 nel giugno di quasi 15 anni fa: era il 2006.

L’attuale Dg Asp, Lorenzo Bocchicchio, si è trovato ad affrontare un maxi debito che ha “mosso i primi passi” quando lui, 16 anni fa, forse neanche immaginava di entrare a far parte del circuito sanitario regionale poichè all’epoca, nel 2006, in servizio presso il Distretto scolastico 112 della Provincia di Bari. Tra le note di debito più consistenti, da annoverare quelle da 39mila e 941 euro del luglio del 2007, alla stessa annualità, ma a settembre, risale quella da 15mila e 308 euro, e l’ultima da 36mila e 763 euro del gennaio dell’anno scorso. Ad ogni modo, per quanto di sua competenza, l’Asp di Potenza sul debito da 237mila e 830 euro, l’ha spuntata.

La linea difensiva dell’Azienda sanitaria si sviluppata lungo 2 direttrici. In primo luogo, l’Asp ha contestato la riferibilità delle note di debito per un ammontare di 115mila euro a interessi su fatture antecedenti al 1 gennaio 2009 e pertanto di «competenza della Regione Basilicata» attraverso la gestione liquidatoria delle ex Asl 1, 2 e 3 (Venosa, Potenza e Lagonegro). In secondo luogo, sui debiti del biennio 2009-2010, 24mila e 309 euro, dall’Asp invocata «l’intervenuta prescrizione». Compresa l’antifona, la Johnson & Johnson Medical SpA si è detta disposta a definire il pagamento richiesto anche mediante proposta di storno parziale degli interessi maturati.

Al via, quindi, le «numerose» interlocuzioni a colpi di «verifiche e contestazioni». A mo’ di gancio da ambedue i lati, le parti hanno, infine, raggiunto un accordo per «evitare una vertenza in sede giudiziale». Alll’ultima campana, questo il risultato: entro il 12 aprile, l’Asp farà un bonifico da 44mila e 163 euro. Col versamento di questa somma, «le parti si riterranno ampiamente soddisfatte» con contestuale dichiarazione a «rinunciare definitivamente e irrevocabilmente a qualsivoglia ulteriore pretesa derivante dalle note debito emesse nei confronti di Asp». Johnson & Johnson contro l’Azienda sanitaria di Potenza: l’Asp ha vinto 44mila e 163 euro a 237mila e 930 euro.

Ferdinando Moliterni

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