Non può aprire le porte del suo ristorante, ma ha deciso di aprire la sua dispensa a tutte quelle persone che «non riescono a portare un pezzo di pane in tavola»

Lo chef Alessandro Dal Degan, 39 anni, una stella Michelin con La Tana Gourmet di Asiago, in tempo di Covid ha preso ancora una volta “carta e penna” e ha postato sul proprio profilo Facebook una lettera aperta rivolta tutti: amici, clienti e non. «Non importa che sia conosciuto o meno, non importa che sia o sia stato mai nostro cliente, non importano razza, età, colore della pelle, religione, sesso o orientamento politico» sottolinea Dal Degan.

La Tana Gourmet e l’Osteria della Tana

LETTERA APERTA A TUTTI, CLIENTI, AMICI E NON

È un momento storico di enorme difficoltà. Lavorativa, sociale ed economica.

Abbiamo ricevuto testimonianze di molte persone che non riescono a portare un pezzo di pane in tavola. E molte di queste persone non lo vogliono far sapere per vergogna.

La vergogna, a nostro avviso, è tutt’altra cosa.

Quindi, senza vergogna alcuna, se qualcuno ad Asiago o zone limitrofe, si trovasse in questa situazione ci scriva in privato.

Non importa che sia conosciuto o meno, non importa che sia o sia stato mai nostro cliente, non importano razza, età, colore della pelle, religione, sesso o orientamento politico.

Abbiamo magazzini pieni di pane, pasta, riso e farina che possono diventare un piatto caldo;
molti dei quali non possiamo vendere ed andrebbero buttati via.

Rimarrà un segreto tra noi e te, nessuno lo verrà mai a sapere.

Non siamo ricchi, mai stati e mai lo saremo probabilmente, non abbiamo grandi possedimenti, ma abbiamo il modo di donare un sorriso, che magari diventerà anche il nostro sorriso in questo momento triste

Se siete nelle condizioni di aver bisogno scriveteci. Fatelo solo se realmente ne avete bisogno, consci che se non fosse vero sarebbe come rubare.

Non fatevi problemi a chiedere aiuto, magari un giorno noi avremo bisogno di chiederlo a voi e ci piacerebbe poter contare su qualcuno.

La Tana

«Abbiamo ricevuto testimonianze di molte persone che non riescono a portare un pezzo di pane in tavola. E molte di queste persone non lo vogliono far sapere per vergogna. La vergogna, a nostro avviso, è tutt’altra cosa. Quindi, senza vergogna alcuna, se qualcuno ad Asiago o zone limitrofe, si trovasse in questa situazione ci scriva in privato – si legge nel post dello chef stellato -. Abbiamo magazzini pieni di pane, pasta, riso e farina che possono diventare un piatto caldo; molti dei quali non possiamo vendere ed andrebbero buttati via. Rimarrà un segreto tra noi e te, nessuno lo verrà mai a sapere».