SE LA MADONNA DI PISTICCI NON HA PIANTO
lettere lucane
La Diocesi di Matera-Irsina ha categoricamente escluso che una statua dell’Addolorata abbia lacrimato in una chiesa di Pisticci scalo. In pratica sulla superficie di questa statua non è stato rintracciato nessun materiale biologico, mentre l’effetto lucido del volto – provo a sintetizzare così la perizia tecnica – sarebbe riconducibile a effetti visivi del materiale stesso. Non so chi abbia per primo notato qualcosa di strano sul volto della Madonna, ma le cronache ci hanno informato che la notizia delle lacrime di Maria si è rapidamente diffusa, determinando un vorticoso tam-tam e un immediato rischio di assembramenti fuori controllo. La cosa sicura è che la Diocesi di Matera-Irsina ha immediatamente escluso con fermezza qualsivoglia fenomeno paranormale. Un po’ mi dispiace, la smentita, perché sono uno di quei cattolici scettici in eterna attesa di “segni” ultraterreni a cui aggrapparsi per non soccombere in una prospettiva totalmente terrena. Sarei poi stato curioso della reazione popolare in un momento difficile come questo – un momento di profonde incertezze – anzitutto per capire se le risposte le cerchiamo ormai esclusivamente nella scienza oppure se, in fondo, le cerchiamo ancora in ambito religioso. Ricordo ancora ciò che accadde tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli ani ‘90 in Calabria, a Mirto, e a Civitavecchia, nel Lazio: folle di fedeli in pellegrinaggio, fenomeni prodigiosi, speranze, miracoli, accuse, polemiche, sistema mediatico in tilt, ecc. E oggi come sarebbe la reazione del popolo sapendo di una Madonna in lacrime? Me lo chiedo anche perché ho preso atto che di fronte a un’epidemia – a differenza dei secoli passati – per la prima volta il mondo religioso non ha saputo dare risposte, e si è pedissequamente adeguato alla scienza e ai sanitari, cedendo il pulpito a virologi ed epidemiologi.