TRE COMUNITÀ UNITE NEL NOME DI SAN CANIO
D’Andria: “Favorire la promozione delle aree interne verso un turismo pellegrinatico di fede, con strutturazione di itinerari sovraregionali”
La Pro Loco di Sant’Arpino, in occasione del ricordo dell’antica festa Sant’Arpinese del
Martedì in Albis dedicata a San Canio, ha organizzato una diretta streaming sul suo canale
social invitando due cittadine gemellate nella devozione al santo cartaginese: Acerenza
(PZ) e Calitri (AV).
Un evento fondamentale per rimarcare l’attaccamento spirituale al Santo patrono venerato
nelle tre cittadine.
Acerenza: luogo depositario delle spoglie mortali di San Canio e del suo bastone, un
pastorale ligneo, unica reliquia conservata nella Cattedrale di Santa Maria Assunta e San
Canio, per l’appunto. Il corpo traslato ad Acerenza e venerato nell’alto medioevo infatti non
è stato ancora ritrovato.
Sant’Arpino: luogo delle prime predicazioni di San Canio in terra italica e luogo del suo
martirio.
Calitri: luogo in cui il transito della carovana che portò il corpo di San Canio ad Acerenza,
viene ricordato per il lascito della falange del corpo martirizzato del santo, ancora oggi
venerata.
All’evento prevista la partecipazione del presidente della Pro loco di Sant’Arpino Aldo Pezzella, il
sindaco di Sant’Arpino Giuseppe Dell’Aversana, il presidente della Pro Loco di Acerenza
Luciano D’Andria, il sindaco della cittadina lucana Fernando Teodoro Maria Scattone, il
presidente della Pro Loco di Calitri Vitale Zabatta e il Sindaco Michele Di Maio, il
coordinamento è affidato a Franco Pezone della Pro Loco di Sant’Arpino.
«Il rinsaldarsi del rapporto tra le comunità “di Canio” – afferma Luciano D’Andria, presidente Pro Loco
Acerenza – potrebbe essere una delle tante soluzioni per favorire la promozione delle
nostre aree interne verso un turismo pellegrinatico di fede, con la strutturazione di itinerari
dalla forte riscoperta di legami sovraregionali».