IL LIQUIDATORE VOLUTO DA BARDI NON FIRMA: IL CSX CHIEDE VERITÀ
ASI, giallo Fasana: da Pd e Italia Viva fuoco incrociato
Che sia un tempo congruo o eccessivamente largo, al nominato Commissario liquidatarore del Consorzio Asi per lo sviluppo industriale di Potenza, sono stati concessi massimo 36 mesi per portare a termine il compito, addirittura persino «prorogabili», ma dall’atto del conferimento dell’incarico da parte della Giunta regionale è trascorso circa 1 mese e all’appello manca proprio il protagonista: il Prof. comasco dottor Giuseppe Fasana, iscritto all’ordine dei commercialisti e dei revisori dei conti. Il centrosinistra, di ciò ne ha chiesto conto con forza innanzitutto al presidente Bardi, nel corso della seduta di Giunta è stato integrato il nome proprio su proposta del governatore, e in secondo luogo estendendo l’interrogativo a tutto il centrodestra regionale.
«Non si conoscono, ha dichiarato il capogruppo consiliare in Regione di Italia viva, Luca Braia -, le motivazioni per cui non si è ancora dato corso alla delibera di Giunta numero 151 del 2021, formalizzando ufficialmente l’incarico al liquidatore Prof. Dott. Giuseppe Fasana, pertanto chiediamo e con urgenza, di sapere se esistono criticità riguardo la nomina stessa». Da eco, stesse domande poste dai consiglieri regionali del Partito democratico, Roberto Cifarelli e Marcello Pittella.
«Quali sono, ad oggi, le ragioni per le quali il dottor Giuseppe Fasana, non ha ancora accettato l’incarico di liquidatore del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza e quali sono le motivazioni della mancata costituzione, da parte della Giunta regionale, della società per azioni denominata Aree Produttive Industriali Basilicata SpA (Apibas SpA) nei termini previsti dall’art.1, comma 1, della Legge regionale numero 7 del 2021 sono i quesiti che abbiamo rivolto con una interrogazione consiliare al Presidente Bardi e all’Assessore Cupparo». «Ci risulta hanno continuato i consiglieri regionali del Partito democratico che il dottor Giuseppe Fasana a distanza di quasi un mese dalla nomina non abbia ancora sottoscritto il disciplinare recante le condizioni di incarico, termini e modalità della procedura liquidatoria e quindi non si capisce come la Regione intenda garantire il funzionamento del Consorzio, senza “ testa” oramai da più di tre mesi e, per esempio, il percepimento degli stipendi ai dipendenti del Consorzio stesso.
La sensazione, che auspichiamo l’assessore ed il Presidente Bardi possano chiarire presto, è che, approvata la Legge, la questione del Consorzio Industriale di Potenza sia tutt’altro che risolta». «Da parte nostra hanno concluso Cifarelli e Pittella continueremo a vigilare affinché sia tutelato il futuro dei lavoratori e delle imprese coinvolte».