INDOTTO ENI: «PROTESTA SCONCERTANTE»
Questione Ram-Termomeccanica, intervento di Confindustria Basilicata: «Errata rappresentazione della realtà»
«La nuova protesta dei lavoratori dell’indotto Eni e dei sindacati relativa alle procedure di cambio appalto Ram – Termomeccanica è fondata su un presupposto non veritiero, che assume per scontato il mancato rispetto del Patto di Sito»: sono queste le parole di Confindustria Basilicata, che ha altresì evidenziato come la protesta provenga, secondo l’organizzazione, da «una errata rappresentazione della realtà che denota, anche nella amplificazione mediatica che ne è stata data, la mancanza di una conoscenza adeguata dei fatti, fortemente lesiva della reputazione dell’impresa e di tutti i soggetti coinvolti». Per Confindustria, «i fatti accaduti in questi ultimi giorni, in aggiunta, hanno dato la stura ad accuse di mancato rispetto delle regole da parte di imprese che da anni hanno sempre onorato gli impegni previsti dal Protocollo, come è facile confermare attraverso tutti gli atti ufficiali, anche in presenza di condizioni non sempre favorevoli». «E’ fortemente mortificante – ha sottolineato Confindustria – oggi trovarsi nella condizione di dover difendere l’operato di un’impresa che si è contraddistinta per l’attenzione sociale alle ragioni del territorio da accuse false e ingiuste che non fanno il bene di alcuno».