QUARTO BACCHETTA BENNARDI: «LE LEGGI VANNO RISPETTATE»
Non si placano le polemiche sulle vaccinazioni ai dipendenti comunali. Al coro di dissensori aggiunge anche il consigliere regionale di FdI
«Le leggi spesso vanno interpretate, capite e armonizzate con la realtà sociale dove operano. Il legislatore si propone con la sua ratio letterale di offrire la possibilità di allargare il campo operativo del dettato normativo, a volte sbagliando. Come sbagliano senza ombra di dubbio i soggetti pubblici chiamati a mettere in pratica i tanti articoli e commi che costituiscono il tessuto formale del prodotto legislativo. Da sempre esiste in ogni legge un sostrato formale ed uno ben più importante sostanziale, quest’ultimo da capire, valorizzare e attuare». Lo sostiene il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Piergiorgio Quarto.
«Male ha fatto il sindaco Bennardi protagonista indiscusso e dichiarato di questa triste vicenda materana – continua Quarto – a far procedere alla vaccinazione di dipendenti comunali in quanto titolari di servizi pubblici essenziali ai sensi della legge 146/90. Purtroppo ad oggi tanti sono i cittadini ultraottantenni nella Città dei Sassi ancora non vaccinati. Parliamo sovente di individui affetti da patologie serie, gravi, che facendo gli scongiuri, se colpiti dal Covid vedrebbero messa a repentaglio la loro stessa esistenza». «Perché allora in condizioni così difficili come quelle attuali e in presenza ancor oggi di un numero troppo esiguo di vaccini da poter utilizzare – evidenzia il consigliere regionale – qualcuno decide di dare la precedenza alla categoria dei dipendenti comunali? Quella che affrontiamo quotidianamente è una guerra dove chi ricopre importanti cariche pubbliche deve farsi guidare dal buon senso e da oggettivi valori civici.
Tante le persone che affrontano quotidianamente il dramma di dover curare gravi malattie in strutture ospedaliere dominate da molteplici criticità, col forte rischio di essere irrimediabilmente contagiati. Ci risulta non facile capire la logica guida di amministratori come Bennardi che finiscono con l’essere completamente avulsi dal contesto sociale dove operano e governano». «Impossibile – continua Quarto – rimanere indifferenti di fronte a tale situazione, le ingiustizie vanno denunciate ma soprattutto combattute. Assurdo avallare posizioni indifendibili arroccandosi dietro a disposizioni legislative prive di valenza etica e di pratica opportunità. Questi comportamenti perpetrati finiscono col generare discriminazioni inaccettabili anche dal punto di vista sociale non solo morale.
Siamo tutti ben consci che come opinione pubblica ‘ci tocca inseguire’ giornalmente le cifre del numero dei morti, numeri in libertà, spesso offensivi del nostro stato d’animo fortemente turbato, catastrofici nella loro essenza. Centinaia e centinaia di persone purtroppo ‘ci lasciano’ ogni giorno». «Spaventoso pensare, anche solo per un attimo – conclude Quarto – che tutto questo diventi una abitudine sterile, dove individui dall’animo non sensibile perdano di vista il valore della vita umana e di come la stessa vada tutelata e protetta con tutti gli strumenti a disposizione di una società civile come la nostra».