SI AL MATRIMONIO NEL 2021 DA 8 COPPIE SU 10
I dati positivi diffusi dagli Stati generali del settore organizzati da Unanime, confederazione che raccoglie le associazioni della filiera
Otto coppie su dieci che hanno rinunciato a sposarsi nell’ “anno del Covid 19” lo faranno quest’anno; il 95% non intende rinunciare al ricevimento e il 33% alla luna di miele anche se di breve durata. Sono i dati dell’ottimismo – perché l’amore e la voglia di mettere su famiglia sono più forti della pandemia – diffusi in occasione degli Stati generali del settore Matrimoni ed eventi privati organizzato da Unanime, confederazione che raccoglie le associazioni della filiera, evento fortemente voluto da FederMep. Un settore, quello delle nozze, in forte ascesa fino allo scoppio della pandemia: il 48% delle imprese registrava una crescita del giro di affari, il 42% una sostanziale stabilita’ e il 10% una flessione. Il budget medio si aggira intorno ai 24.500 euro a matrimonio, con in media 114 invitati e 12 aziende coinvolte. I dati Istat indicano un dimezzamento del numero dei matrimoni celebrati, con un calo del fatturato maggiore in quanto molte nozze sono state festeggiate con budget ridotti o hanno visto rimandare la festa. Risultato? Oltre il 65% degli operatori ha registrato un + 60% di calo del fatturato e 3,2 miliardi di perdite dirette. «Di fatto siamo fermi per decreto da oltre un anno – spiega Serena Ranieri, presidente di Federmep (Feder Matrimoni ed Eventi Privati) – eppure per mesi siamo stati invisibili agli occhi del governo. Oggi qualcosa pare cambiato: nel dl Sostegni c’e’ stato un primo passo, ma non basta».