GELATE IN BASILICATA, CONFAGRICOLTURA: «URGE ATTIVARE STRUMENTI PER RISTORO DANNI»
«Abbiamo chiesto all’assessore regionale Fanelli la verifica delle criticità dal Metapontino e dal Vulture»
«Abbiamo chiesto all’ Assessorato all’Agricoltura ed al Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata di atti- vare le procedure di verifica dei danni. Ci segnalano danni dal Metapontino e dal Vulture su orticole, frutteti, vigneti e altre colture. Anche se le stime dei danni si potranno avere con maggiore certezza nelle prossime 48 ore, abbiamo già allertato l’Assessorato all’agricoltura del- la Regione Basilicata che ha prontamente attivato le procedure per la segnalazione dei danni.
IL DG Donato Del Corso, d’inte- sa con la Direzione regionale di Confagricoltura ha comunicato l’avvio delle procedure per i sopralluoghi ad inizio settimana prossima. Con tutto quello che si sta vivendo vanno immediatamente va- gliate tutti i possibili stru- menti di ristoro per i dan- ni di questa anomala gelata». E’ quanto dichiara il Presidente di Confagricoltura Basilicata Francesco Paolo Battifarano. «E’ presto per formulare una valutazione accurata sull’ammontare dei danni provocati dalle ecceziona- li gelate degli ultimi giorni. Sulle cifre la cautela è sempre necessaria», dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
«Tuttavia, dalle segnalazioni che stiamo ricevendo dalle nostre strutture regionali e provinciali, l’impatto è sicuramente pesante, dato il numero delle regioni interessate e delle colture colpite: dai frutteti alle orticole; dalla vite agli olivi, fino ai seminativi” – aggiunge Giansanti – Faremo il punto della situazione nel corso della Giunta di Confagricoltura». «L’agricoltura è il settore produttivo più esposto alle conseguenze dei cambiamenti climatici – sottolinea il presidente di Confagricoltura – Le gelate di questi giorni sono arrivate paradossalmente in un periodo di siccità che in alcune aree sta rendendo difficili le semine primaverili. Gli strumenti vigenti risultano non più adeguati. Dobbia- mo subito metterci al lavoro per definire un nuovo sistema in grado di assicurare in tempi rapidi il ristoro dei danni e consentire la ripresa produttiva» – conclude Giansanti.