LAURA BOLDRINI ha iniziato la fase riabilitativa post intervento
“ È come quando per raggiungere un posto hai davanti una salita che non sai quando finisce: la devi percorrere e basta, a passo lento e determinato. Prima ti avvii, prima arrivi.”
VIVA LA BUONA SANITÀ PUBBLICA IN ITALIA
Continuiamo ad esprimere piena ed incondizionata solidarietà, ed Auguri di buona ripresa a Laura Boldrini, in questa delicata fase di riabilitazione post intervento
“L’intervento è andato bene grazie alla professionalità e alla competenza del personale sanitario dell’ospedale a cui va la mia più profonda gratitudine.
Dopo un passaggio in terapia intensiva mi hanno spostata in reparto.
E qui è subito iniziata la riabilitazione, che nella fase post operatoria è una prova durissima perché a volte il dolore è veramente forte.
Ieri, con l’aiuto della fisioterapista, mi sono seduta sul bordo del letto e dopo, appoggiata ad un supporto, ho fatto un passo in avanti e uno indietro e poi mi sono seduta di nuovo.
Una fatica mostruosa.
Sembra un passaggio da niente, una cosa semplice e invece mi è sembrato tanto.
E mi ha dato speranza.
Ero così contenta, anzi eravamo contente, anche l’operatrice e la mia compagna di stanza mi hanno rivolto parole di incoraggiamento.
È come quando per raggiungere un posto hai davanti una salita che non sai quando finisce: la devi percorrere e basta, a passo lento e determinato. Prima ti avvii, prima arrivi.
Ieri sono partita e so che sarà lunga, perché recuperare ogni piccolo movimento che potrà restituirmi l’autonomia, costa fatica e dolore.
Mi sostiene in questa sfida – e mi sosterrà in futuro – l’affetto che ho ricevuto.
La più importante delle risorse per combattere una malattia non è solo quella della determinazione personale, ma anche e soprattutto il non sentirsi soli, il continuare a percepirsi parte di una comunità, il mantenere i legami che hanno caratterizzato la nostra vita fino a quello spartiacque che, comunque, la malattia rappresenta.
Perché c’è un prima e un dopo, inutile negarlo.
Ed è quel prima che non si deve perdere, proprio nel momento in cui si è costretti a ripensarsi e ricostruirsi.
Per questo, mi rivolgo a tutte e tutti coloro che hanno avuto per me un pensiero di sostegno e di affetto.
A voi voglio dire una cosa sola: grazie.”