TELEFONATE MATTUTINE CON UN DEMOCRISTIANO LUCANO
lettere lucane
Una delle cose belle che mi capita da quando scrivo queste “lettere lucane” è ricevere al mattino presto messaggi da parte di amici della Basilicata. Ieri mattina mi ha scritto verso le sette Peppino Molinari, un importante esponente lucano della Democrazia cristiana che per molti anni – è stato anche due volte Deputato – è stato un infaticabile dirigente regionale dello Scudo crociato. Poiché siamo entrambi mattinieri, questi messaggi mi rendono felice, perché per me che vivo a Roma è come prendere il caffè in un bar di qualche nostro paese. Ieri però ci siamo sentiti anche a voce, e abbiamo a lungo parlato della Democrazia cristiana lucana, di cui Molinari conosce persone, fatti, ed eventi come pochi. Io non sono mai stato democristiano, eppure ho sempre avuto tanti amici di quel partito, sin dai tempi dell’adolescenza, perché sono una persona curiosa e poco ideologica. Quando Molinari era un Deputato, spesso lo sfottevo sui giornali locali perché aveva il pallino delle interrogazioni parlamentari sull’arretratezza ferroviaria lucana, tanto che una volta scrissi che probabilmente da piccolo nessuno gli aveva regalato un trenino. Nonostante questi sfottò, però, ci siamo sempre rispettati con amicizia. Ora però le nostre conversazioni all’alba sono davvero belle, perché mi permettono di ascoltare i suoi ricordi, i suoi aneddoti, le sue ricostruzioni storiche dei democristiani lucani, sopratutto della provincia di Potenza. La cosa incredibile è che Molinari ricorda precisamente di ogni paese personaggi, elezioni, problematiche, spaccature e dettagli urbanistici, perché all’epoca chi aveva la responsabilità di un grande partito girava come una trottola paese per paese e sezione dopo sezione. Io non so a cosa serva la memoria, ma so che mi rende felice ascoltare chi come Peppino tiene in vita qualcosa che rischia di precipitare nell’oblio.